Architetto ungherese (Újszentánna, Ungheria, 1873 - Budapest 1956). Si formò in Germania dove, sensibile alle istanze del funzionalismo ma anche a un certo decorativismo, si dedicò soprattutto alla costruzione [...] , poi restaurato, e Die Komödie, 1924, entrambi a Berlino). Emigrato a Tel Aviv nel 1933, costruì il teatro Habimah (1937); dopo il 1945 in Ungheria, ricostruì varî teatri distrutti e realizzò (in collaborazione) il teatro Madach (1954, Budapest). ...
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Località dell’Ungheria, dalla quale prende il nome la Cultura di L. che si sviluppò durante il 4° millennio a.C., articolandosi in 5 fasi e distribuendosi su un territorio che comprende l’Ungheria, parte [...] della Slovacchia e dell’Austria, la Moravia, la Piccola Polonia. Tale cultura ha origine dal Gruppo di Želiezovce della ceramica lineare, caratterizzata da forme vascolari con fasce dipinte di rosso. Sono ...
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In Ungheria e in taluni paesi slavi governatore di provincia ( banato).
B. di Croazia-Slavonia Alta carica civile e militare del Regno croato indipendente; era il capo di più županije (circoscrizioni) [...] in cui era diviso il Regno. Con l’unione personale all’Ungheria (1102) e con l’estendersi del regime feudale in Croazia, i b. divennero due, uno di Croazia e Dalmazia, l’altro di Slavonia, ma si fusero di nuovo nella seconda metà del sec. 16°. Rimase ...
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Nell’Ungheria feudale, servo armato e guardia del corpo dei nobili boiari.
Nel 17°-18° sec. furono denominati p. speciali reparti di fanteria dell’esercito asburgico, il cui reclutamento era fatto tra [...] i contadini serbi e romeni del S del Regno d’Ungheria: famoso, per la sua crudeltà, il corpo di p. di Franz von der Trenck (1711-49), che costituì l’avanguardia dell’esercito imperiale nella guerra di successione austriaca (1741-45). Nel 19° sec. i p ...
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Nipote (m. 1061) di Stefano I, salì al trono nel 1046, richiamato dall'esilio dopo l'insurrezione xenofoba e pagana onde fu cacciato Pietro, che aveva offerto l'Ungheria in feudo all'imperatore Enrico [...] III. Andrea tenne testa a questo e ai pagani ristabilendo il cristianesimo; perì nel conflitto con il fratello minore Béla che gli successe sul trono ...
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Carlo Roberto, o Caroberto, d'Angiò (1288-1342), figlio di Carlo Martello e di Clemenza d'Asburgo: solo dopo la morte di Andrea III e lotte con altri pretendenti, riuscì a farsi riconoscere re d'Ungheria [...] estera, se non poté riavere la Dalmazia, dai Veneziani, né la Valacchia, riuscì tuttavia a riprendere territorî di confine strappati all'Ungheria dalla Boemia, dalla Polonia e dall'Austria. Promosse lo sviluppo della cultura ed ebbe corte splendida. ...
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Musicista polacco (Sopron, Ungheria, 1734 - Varsavia 1821), di famiglia slovacca. Compose musica sacra, teatrale (sono sue le prime opere scritte in polacco) e vocale-strumentale. ...
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Cittadina dell’Ungheria settentrionale, situata in una florida regione vinicola. Dalla città trae il nome un vitigno dal quale si ottiene un famoso vino passito. ...
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Unità monetaria dell’Ungheria (fiorino ungherese), istituita nel 1946, divisa in 100 fillér, questi ultimi non più in circolazione dal 1999 (265 f.=1 euro). ...
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Rilievo dell’Ungheria settentrionale (Kékes, m 1015, maggiore elevazione del paese), boscoso e ricco di manifestazioni vulcaniche secondarie, ben limitato a O dal Zagyva e a E dal Tarna. ...
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unghero
ùnghero s. m. – Variante di ungaro: il regno degli Ungheri. Più raro in funzione di agg., tranne che nella denominazione punto (o punt’) unghero, punto di ricamo costituito da gruppi di tre punti verticali, il primo su due fili del...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...