Famiglia di Artiodattili estinti, vissuti in Europa durante l'Eocene e l'Oligocene inferiore. Per dimensioni e portamento gli Anoploteridi dovevano assomigliare agli attuali Tapiri. Erano però provvisti [...] robusta coda, per la quale, come pure per la forma delle zampe a tre dita, ricordano più i Carnivori che gli Ungulati. Per la conformazione scheletrica gli Anoploteridi presentano affinità coi Suidi da un lato e coi Ruminanti dall'altro. Il cranio ha ...
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È detta anche sacco urinario. 'Αλλαντοειδὴς ὑμήν "membrana allantoidea" è denominazione galenica; essa è dovuta all'aspetto di lungo budello con il quale questa membrana fu conosciuta già da antichissimo [...] tempo in certi Mammiferi, particolarmente negli Ungulati Artiodattili, come la pecora.
È uno degli annessi embrionali, cioè degl'involucri o membrane dell'embrione, o membrane dell'uovo dei Mammiferi, ed è proprio dei Vertebrati superiori. Gli ...
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Zoologo russo, nato a Kazan nel 1882, professore di zoologia a Leningrado dal 1913. Nel 1914 fece un viaggio di esplorazione scientifica nell'Africa centrale. È conosciuto soprattutto per i suoi lavori [...] (Peridinee parassite, che presentano singolari modificazioni) e soprattutto sugl'Infusorî simbionti dell'intestino degli Ungulati, rappresentano contributi importantissimi alla soluzione di varî problemi biologici (importanza dei simbionti per i ...
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Genere di Mammiferi terrestri che comprende le forme più grandi attualmente viventi. Gli elefanti raggiungono tre metri di altezza ed un peso fra i quaranta e i cinquanta quintali. I Mastodonti fossili [...] e i Mammut giunti fino all'era attuale erano anche più colossali.
Gli elefanti costituiscono, tra gli Ungulati, il sottordine dei Proboscidati, diverso da tutti gli altri per caratteri tali che alcuni autori ne fanno un ordine a parte. Innanzi tutto ...
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Specie di Mammifero Carnivoro Felide (Uncia uncia; v. fig.), detto anche leopardo delle nevi, diffuso nelle zone montuose dell’Asia centrale: Afghanistan, Pakistan, Himalaya e Tibet. Simile al leopardo, [...] e folto, di colore quasi bianco e macchie molto più grandi che nel leopardo. Solitario, si nutre soprattutto di ungulati selvatici, pika e marmotte, ma anche di bestiame domestico. In stato di minaccia, viene ucciso perché utilizzato nella medicina ...
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LISSENCEFALI (dal gr. λισσός "polito, levigato" e ἐγκέϕαλος "cervello")
Nome attribuito a quei Vertebrati di meno elevata organizzazione nei quali la superficie degli emisferi cerebrali non presenta circonvoluzioni. [...] o Girencefali (dal nome di gyri o sulci dato alle circonvoluzioni cerebrali) nei quali la superficie degli emisferi risulta complicata dalla formazione di solchi e rialzamenti che seguono disegni particolari. Es. Carnivori, Ungulati, Cetacei. ...
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Periodo in cui, negli animali vivipari e ovovivipari, l’embrione si sviluppa nel corpo della madre.
Nei Mammiferi, nei quali è tipica la gravidanza, lo sviluppo avviene nell’utero. In altri Vertebrati, [...] g. varia a seconda delle specie: pochi giorni nei Marsupiali, alcune settimane nei Roditori e nei Carnivori, parecchi mesi negli Ungulati, 22 mesi nell’elefante indiano, più di un anno nelle Balene. Negli animali domestici, la giumenta ha una g. di ...
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In ecologia, rapporto interspecifico di tipo negativo che comporta la cattura e l’assunzione, come alimento, di un organismo di una specie (preda) da parte di un altro di altra specie (predatore). Costituisce [...] tutte l’agricoltura (vedi, per es., gli ingenti danni al patrimonio agricolo causati dall’incremento delle popolazioni di ungulati selvatici, scarsamente controllati dai loro naturali predatori).
Si chiamano pressione di p. gli effetti della p. sulla ...
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Regione zoogeografica che comprende, secondo alcuni autori, tutte le isole poste fra Celebes e la Nuova Guinea. Altri autori, seguendo A.R. Wallace, riuniscono tali isole a Celebes e alla Nuova Guinea [...] Timor da Felis megalotis. I cani selvatici e le mustele mancano dappertutto. Vi sono interessanti rappresentanti dell’ordine degli Ungulati: fra i Bovidi, Anoa depressicornis a Celebes, Bibos sondaicus a Timor; i Cervidi, oltre che a Celebes, vivono ...
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Nidi e tane
Anna Loy
Quando si dice un nido d’amore...
Nidi e tane sono luoghi sicuri in cui gli animali trovano protezione da nemici in agguato durante le fasi più vulnerabili della loro vita, come [...] di scappare e difendersi. È il caso, per esempio, di cavalli, zebre, mucche, capre, stambecchi, gazzelle, gnu, cervi. In questi ungulati la capacità di scavare è stata sostituita a favore di una notevole abilità nella corsa e nel movimento. Le loro ...
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ungulati
s. m. pl. [lat. scient. Ungulata, der. del lat. ungŭla «unghia»]. – In zoologia, denominazione, priva di valore sistematico, comprensiva di quei mammiferi erbivori in cui le falangi, o l’unica falange, sono distalmente rivestite da...
subungulati
s. m. pl. [lat. scient. Subungulata, comp. di sub- e Ungulata «ungulati»]. – In zoologia, raggruppamento sistematico non più in uso, nel quale un tempo venivano riuniti i mammiferi proboscidati e iracoidei.