Mezzogiorno
Cristo non si è fermato a Eboli
Luci e ombre dell'economia meridionale
di Sandro Bonella
16 luglio
L'annuale Rapporto sull'economia del Mezzogiorno della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo [...] di natura diversa indussero mutamenti decisivi nel modello di sviluppo delpaese. Gli effetti della crisi agraria europea, dopo l'unificazionedel mercato mondiale dovuta alla diffusione delle comunicazioni marittime e ferroviarie, ridimensionarono ...
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Privatizzazioni
Filippo Cavazzuti
di Filippo Cavazzuti
Privatizzazioni
Introduzione
Privatizzazioni: espressione sintetica, ma ambigua per la carica ideologica che essa trascina con sé; evocatrice [...] comporta giudizi squisitamente politici sul funzionamento del sistema politico delpaese che affronta tale processo.
Nei decenni l'integrazione dei sistemi ferroviari conseguente all'unificazione ha portato alla costituzione di quattro società ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] via, via omologati a quelli della parte più sviluppata delPaese.
La convergenza si interrompe a metà anni Settanta; esistenza di differenze economiche tra Nord e Sud. L’Italia al tempo dell’unificazione, «Moneta e credito», 1960, 51, pp. 347-72.
H. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] materiale documentario. Nitti dispose anche l’unificazione dell’Ufficio del lavoro con la direzione di statistica. sarebbero stati necessari per riuscire a coordinare l’economia delPaese, per definizione dipendente da un organo centrale. Dimostrava ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economica e politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] precedenti alla Prima guerra mondiale, durante il primo quindicennio del Novecento, che aveva rappresentato una delle fasi di più intenso sviluppo delPaese dopo la sua unificazione politica (Bonelli 1978).
Il riferimento obbligato in questo caso ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] anche dall'idea che s'era fatta delle necessità delPaese, oltre che dalla coscienza acuta delle proprie responsabilità verso al processo di unificazione europea. Proprio all'Europa - alla sua storia e identità, alle complesse vicende del XIX e XX ...
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GRILLO, Giacomo
Marco Bocci
Nacque a Genova il 4 dic. 1830 da Agostino, medico, e da Angela Maria Capurro.
Scarse le informazioni sulla sua giovinezza: proveniente da famiglia di condizioni non particolarmente [...] impossibilità in esso a migliorare seriamente nell'interesse delpaese, il credito e la circolazione".
Il 22 -Bari 1989, ad ind.; Gli istituti di emissione in Italia. I tentativi di unificazione, 1843-1892, a cura di R. de Mattia, ibid. 1990, ad ind ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] fatto stesso che alcuni fra i principali attori dell’unificazione italiana fossero economisti – Cavour, Antonio Scialoja, Marco di statistica contò vari rappresentanti, da Nord a Sud delPaese, fra cui Giovanni Tamassia (1776-1839), Luca De ...
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CINI, Bartolomeo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese il 18 marzo 1809 da Giovanni e, da Anna Rosa Cartoli. Iniziò privatamente i suoi studi sotto la guida dell'abate Piermei, rivelando [...] anno, a Firenze), il C. si schierava nettamente a favore dell'unificazione doganale italiana, affermando che il ritardo dello sviluppo industriale e commerciale delpaese era dovuto agli ostacoli frapposti dalle barriere doganali.
Nelle elezioni per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pasquale Saraceno
Antonio Magliulo
Pasquale Saraceno è stato un protagonista riservato e pragmatico della politica economica italiana del Novecento. Un civil servant che voleva orientare il mercato, [...] idea di riscatto del Mezzogiorno e di sviluppo equilibrato delPaese. Muore a del secondo strumento di politica economica. Gli investimenti al Sud non possono più essere finalizzati a costruire strade, ponti e acquedotti. La cosiddetta unificazione ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
eurofobico
s. m. e agg. Chi o che manifesta timore e contrarietà nei confronti del processo di unificazione europea. ◆ Il ministro [Renato] Ruggiero, con una foga più politica che diplomatica, ha preso di petto gli euroscettici italiani. Che...