CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] nel luglio del 1530, la inequivocabile confutazione della dottrina evangelica ad una intesa sulle differenze di fede e di non si potesse prevedere all'inizio della Dieta. La loro unione in una lega con stabile organizzazione politica e militare (la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] di quella del fiorentino. Dominio non è solo potere, ma unione di Stato ed esercizio del potere, come insieme di organizzazione delle società e dell’uomo si concretizzi attraverso la morale evangelica, lo giudica il momento più basso del vivere umano ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] . Dio fu percepito a fondamento vitale della loro unione, mentre l’Opera che stava nascendo avrebbe reso presente vita interna alle aziende doveva cercare di introdurre uno stile evangelico: non solo amare i dipendenti, ma «amare anche i ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] di giovani più vicini al sacerdote modernista. Dalla loro unione sarebbero nati tre figli: Adele Maria, Guglielmo Luigi e ed era stato coinvolto "negli ideali di condivisione e fratellanza evangelica" di esso (ibid., p. 90), negli anni successivi ...
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COPPOLA, Francesco
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 27 sett. 1878 da Filippo e da Matilde Pisacane. Laureatosi in giurisprudenza, iniziò l'attività di giornalista nel 1904 come redattore del Giornale [...] chiaramente subordinare il profondo dissidio con l'essenza evangelica ad intenti elettorali ed alla propria ideologia: faceva anni successivi è da segnalare, in occasione del tentativo di unione doganale austro-tedesca del marzo 1931, la ripresa dei ...
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ANTONIO MARIA Zaccaria, santo
Paolo Prodi
Nacque in Cremona alla fine del 1502 o all'inizio dell'anno seguente - il giorno preciso della nascita non è noto - da Lazzaro, patrizio cremonese discendente [...] gli argomenti da ogni banda...". Segno esteriore di questa unione quasi fisica al Cristo è l'invocazione al Crocifisso di Paolo.
Nelle Costituzioni lo spirito di ardore e di perfezione evangelica si fonde con il suo carattere pratico, con il suo buon ...
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DESANCTIS, Luigi
Carlo Fantappiè
Nacque a Roma nella parrocchia dei Ss. Silvestro e Martino dei Monti il 31 dic. 1808, da Biagio e Camilla Forzi, primogenito dei ventiquattro figli che suo padre avrebbe [...] principi aveva più volte difeso, nell'estate seguente si trasferì a Firenze, lavorò con A. Gavazzi ad un Progetto di unione delle chiese evangeliche, prese la direzione di due periodici (L'Amico di casa e L'Eco della verità), tenne corsi di polemica ...
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BAROLINI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Vicenza il 29 maggio 1910, da una famiglia di navigatori: il padre Giuseppe, ufficiale di marina, morì nel 1919 per i postumi di una malattia contratta [...] romanzieri russi". Come credente andava assumendo posizioni evangeliche e preconciliari di fedeltà e indipendenza insieme la rubrica televisiva "L'Approdo" e fu vicepresidente dell'Unione italiana per il progresso della cultura. Finalista al premio ...
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Riformatore religioso (Dresda 1700 - Herrnhut, Lusazia Superiore, 1760). Fondatore della Comunità dei fratelli (1727), sostenne che l'essenza del cristianesimo consiste, più che nel dogma, nell'intima [...] esperienza dell'unione col Cristo da cui viene determinata anche l'unità delle Chiese cristiane. Allontanato dalla Chiesa evangelica (1732) ed emigrato in America, poté rientrare in patria solo nel 1744, vedendo riconosciuta la comunità nel 1748.
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Teologo riformato (Mons 1522 - Valenciennes 1567). Aderì (1547) alla Riforma, e, dopo un breve soggiorno a Londra, passò a Ryssel (1552-56), dove predicò e scrisse opere polemiche (Le baston de la foy, [...] Pérégrin de la Grange. A Doornik scrisse (1561) la Confession de foy in 37 articoli, uno scritto apologetico della fede evangelica indirizzato a Filippo II, che poi divenne la Confessio Belgica. Moderato, il de B. combatté l'anabattismo, e si adoperò ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande quantità, che forma gran quantità:...
rogazionista
s. m. e f. [der. di rogazione, nel sign. 1] (pl. m. -i). – Membro di una congregazione religiosa fondata da Annibale M. Di Francia e approvata dall’arcivescovo di Messina nel 1926, che si dedica a opere di assistenza, soprattutto...