La redistribuzione del reddito tra regioni
Ada Becchi
La redistribuzione di reddito tra regioni attraverso il meccanismo della finanza pubblica è un tema ‘caldo’ della recente fase politica italiana. [...] l’analisi dello sviluppo del Paese si sia quasi sempre incentrata su di esso, anche se nel periodo successivo all’Unitàd’Italia e anche più avanti non mancarono altri squilibri territoriali, poi in gran parte riassorbiti.
Nel passaggio tra 19° e 20 ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] poco la lingua ufficiale del nuovo Stato. Se, comunque venga fatto, il calcolo degli italofoni all’altezza dell’Unitàd’Italia dà cifre piuttosto basse (un decimo della popolazione e concentrato in poche regioni), è certo che la scuola provvede ...
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Prima del 1860 la cucina regionale contrassegna la società di un piccolo Stato come il Granducato di Toscana, oppure si diversifica ed è ligure o piemontese all’interno del Regno sabaudo, ovvero lombarda [...] un fattore sociologico a quello spaziale. L’idea gastronomica di regione ereditata dal passato, modificata dall’Unitàd’Italia e filtrata da nuove configurazioni politico-amministrative, deve essere aggiornata con prodotti, fonti di calore, vite ...
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La mafia, le mafie: capitale sociale, area grigia, espansione territoriale
Rocco Sciarrone
Tratti distintivi e radicamento territoriale
Le mafie italiane hanno origine in zone specifiche del Mezzogiorno: [...] governo di Cosa nostra, Roma-Bari 2011.
M. Marmo, Il coltello e il mercato. La camorra prima e dopo l’Unitàd’Italia, Napoli 2011.
F. Varese, Mafie in movimento. Come il crimine organizzato conquista nuovi territori, Torino 2011.
Alleanze nell’ombra ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico [...] dieci anni a partire dal 1871: nello stesso anno nel Mezzogiorno gli analfabeti erano più dell’80%; nel 1901 – quarant’anni dopo l’Unitàd’Italia – la percentuale oscillava ancora fra il 60 e l’80 % e nel 1931 – settant’anni dopo – fra il 40 e il 60 ...
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Temi olimpici: gli impianti sportivi
Livio Toschi
Gli stadi nell'antichità
Data l'importanza attribuita dai greci allo sport, la preparazione atletica dei giovani veniva curata in appositi impianti [...] e di Atene) fu attuata nel già citato Stadium di Torino, inaugurato in occasione dei festeggiamenti per il cinquantenario dell'Unitàd'Italia, e nello stadio di Anversa, ma solo in stucco. Nelle tribune a ferro di cavallo si aprivano 12 vomitori, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Da sempre si sono costruiti ponti e da sempre si presentano al nostro immaginario come ciò che ci permette di superare un ostacolo naturale o artificiale: i ponti uniscono ciò che è separato e rappresentano [...] che fa ciò che è utile, funzionale e che segue il principio del maggior risultato con il minore sforzo.
L’Unitàd’Italia avviene mentre il capitalismo avanza, e il capitalismo ha sempre bisogno di mercato: la ferrovia sarà un fattore attivo di ...
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Consumi e pratiche culturali nelle regioni italiane
Paolo Magaudda
Marco Santoro
Il consumo culturale come pratica sociale
Esaminare il consumo culturale in Italia, e in particolare nelle regioni italiane, [...] nazione, processo che tuttavia si compirà soprattutto attraverso la diffusione della cultura televisiva. Se agli albori dell’Unitàd’Italia, nel 1881, gli analfabeti rappresentavano il 67% della popolazione, agli inizi degli anni Venti del Novecento ...
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Enzo Ciconte
Le mafie costituiscono – e non da oggi – un fenomeno internazionale, innanzitutto nella misura in cui gruppi criminali organizzati ‘di stampo mafioso’ si sono sviluppati, in modo autonomo, [...] la capitale del Regno, la più grande città italiana per popolazione, seconda solo a Parigi in Europa.
Dopo l’unitàd’Italia si affermò la mafia siciliana che dominò incontrastata il crimine organizzato per un lungo periodo di tempo, dagli albori del ...
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La lotta alle mafie tra movimenti e istituzioni
Vittorio Mete
Mafia e antimafia
Gli incerti contorni storici e definitori che caratterizzano i fenomeni mafiosi e protomafiosi rendono difficile l’individuazione [...] essere riassunti con una singola parola, con un singolo concetto e ‘inventa’ la mafia. Non è che prima dell’Unitàd’Italia non esistessero fenomeni deteriori definibili come mafia. Ma nessuno li definiva (2010, pp. 46-47)
Sul piano territoriale ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...