Partito radicale francese (Parti radical, PR)
Partito radicale francese
(Parti radical, PR) Partito politico francese fondato nel 1901. Già nel 19° sec., attorno a figure quali A. Ledru-Rollin e L. [...] , o semplicemente Partito radicale. Alla base del PR erano i principi di laicità, solidarietà, tolleranza e universalismo, e sul piano economico il suo programma prevedeva una tassazione fortemente progressiva, la difesa della piccola proprietà ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] della mentalità primitiva, ma anche per contestare e ricusare i giudizi di valore sulla gerarchia delle società nonché l'universalismo e il razionalismo dell'Occidente.
I tentativi volti a spiegare le peculiarità della cultura in termini di soluzione ...
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Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] all’avanguardia; ma tali conquiste furono mantenute grazie agli apparati di governo, alla certezza del diritto e all’universalismo romani. Governati al tempo della Repubblica da un sistema che racchiudeva i pregi delle tre forme politiche dell ...
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Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del 19° secolo. Ne fu esponente massimo V. Gioberti, che nel Primato (1843) propose un cattolicesimo nazionale e popolare, il cui programma politico [...] 1846) parve sul punto di realizzare il programma neoguelfo, ma questo si infranse nell’impossibilità di conciliare l’universalismo della Chiesa con il nazionalismo italiano e con le conseguenze politiche della sua attuazione (guerra contro l’Austria ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] per regolare autonomamente le condizioni del papa e la sua libertà di esercizio del ruolo di capo della Chiesa universale. Presentato già il 9 dicembre, fu oggetto di un’ampia discussione tra una tendenza separatista moderata (propria di Giovanni ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] non in un regime e in una fede qual si voglia, ma concretamente nel cattolicismo e nella repubblica cristiana, nel loro carattere universale, nelle speranze e nelle promesse su cui è fondato tutto l'edificio religioso. Se l'età di mezzo è stata ed è ...
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Pittore (Montevideo 1874 - ivi 1949). Lasciato l'Uruguay nel 1891, studiò a Barcellona, dedicandosi soprattutto alla pittura murale; nel 1924 si stabilì a Parigi dove fu in stretto rapporto con M. Seuphor, [...] ricerca pittorica verso il costruttivismo. Impostò in piani rigorosamente ordinati l'oggetto rappresentato, ricercandone un suo aspetto universale, fino a giungere alla invenzione di pure forme astratte. Nel 1929 con Seuphor fondò il gruppo Cercle ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] of Reception, Minneapolis 1982, pp. 3-45, in partic. 34; P. Bagni, Genere, Firenze 1997.
79 M. Wallraff, Le origini della storia universale cristiana. Da Taziano a Giulio Africano, in Adamantius, 16 (2010), pp. 22-33.
80 Socr., h.e. I 1, ed. G.Ch ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] Nata come religione nazionale, anzi higiazena, la fede di Maometto, già forse lui vivo, si avviò per la via dell'universalismo, che poi percorse sino in fondo nel suo vittorioso cammino. Ma in età moderna le vicende storiche dei popoli musulmani han ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] città, nel 1589 Della ragion di Stato, e infine, tra il 1591 e il 1596, le quattro parti di Delle relazioni universali.
Ormai celebre, Botero sperava di potersi dedicare allo studio senza altre cure, e per questo nel 1599 accettò il nuovo incarico ...
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universalismo
s. m. [der. di universale1]. – 1. Tendenza di una dottrina (religiosa, politica, ecc.) a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’u. della religione cristiana, l’u. politico del medioevo. 2. Orientamento...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...