Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] all’avanguardia; ma tali conquiste furono mantenute grazie agli apparati di governo, alla certezza del diritto e all’universalismo romani. Governati al tempo della Repubblica da un sistema che racchiudeva i pregi delle tre forme politiche dell ...
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Forma italiana del cattolicesimo liberale, nella prima metà del 19° secolo. Ne fu esponente massimo V. Gioberti, che nel Primato (1843) propose un cattolicesimo nazionale e popolare, il cui programma politico [...] 1846) parve sul punto di realizzare il programma neoguelfo, ma questo si infranse nell’impossibilità di conciliare l’universalismo della Chiesa con il nazionalismo italiano e con le conseguenze politiche della sua attuazione (guerra contro l’Austria ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] per regolare autonomamente le condizioni del papa e la sua libertà di esercizio del ruolo di capo della Chiesa universale. Presentato già il 9 dicembre, fu oggetto di un’ampia discussione tra una tendenza separatista moderata (propria di Giovanni ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] of Reception, Minneapolis 1982, pp. 3-45, in partic. 34; P. Bagni, Genere, Firenze 1997.
79 M. Wallraff, Le origini della storia universale cristiana. Da Taziano a Giulio Africano, in Adamantius, 16 (2010), pp. 22-33.
80 Socr., h.e. I 1, ed. G.Ch ...
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Lipsio, Giusto
(fiammingo Joost Lips, latinizz. Iustus Lipsius) Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547-Lovanio 1606). Formatosi ad Ath presso i gesuiti poi a Lovanio, L. si orientò subito [...] di lui da Tacito e Seneca, si configura secondo un vago sincretismo di tipo erasmiano, ispirato da un universalismo stoicizzante. Questo atteggiamento si ripercuote nelle opere di carattere etico-politico ove affronta alcuni dei principali problemi ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] , pp. 34-39, in partic. p. 37). D'altronde, in Raumer risuona ancora un'idea di nazione intrisa di antico universalismo, alimentata dal ricordo delle passate glorie imperiali e non ancora snaturata dagli appetiti di un nazionalismo volto a conglobare ...
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cattolicesimo liberale
Movimento politico della prima metà del sec. 19°, diffuso in Belgio, Francia e soprattutto Italia. Teorizzò la conciliabilità della dottrina cattolica con i principi liberali della [...] ) sembrò sul punto di realizzare il programma neoguelfo, che tuttavia si scontrò con l’impossibilità di conciliare l’universalismo della Chiesa con il principio di nazionalità italiano e le conseguenze politiche della sua attuazione (guerra contro l ...
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Femminismo
Chiara Saraceno
sommario: 1. Introduzione. 2. Femminismo, femminismi. 3. Il contesto storico del femminismo. 4. Uguaglianza e differenza. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il femminismo nasce [...] area lombarda, Milano 1985.
Cavarero, A., La congiura delle differenti: contro l'esclusione o l'assimilazione ad opera del maschile-universale, in ‟Il bimestrale", 1989, I, pp. 79-80.
Chafetz, S. J., Dworkin, A.G., Female revolt: women's movements in ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] il terreno propizio a quei ripetuti tentativi di riordinare stabilmente l'Occidente europeo in un nuovo Impero cristiano ispirato all'universalismo della Chiesa di Roma, che furono tra i caratteri più salienti del Medio Evo dal sec. IX al principio ...
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Figlio (Nimega 1165 - Messina 1197) di Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna. Fu re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (1191). Grazie al matrimonio (1186) con Costanza d'Altavilla, [...] del tutto nuova per quell'epoca: l'Impero non è per E. un'idea religiosa, ma uno stato che dell'antico universalismo ha serbato solo mire di espansione e responsabilità di potenza; così l'antico dissidio con la Chiesa avrebbe dovuto essere risanato ...
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universalismo
s. m. [der. di universale1]. – 1. Tendenza di una dottrina (religiosa, politica, ecc.) a proporsi come universale, cioè valevole per tutti gli uomini: l’u. della religione cristiana, l’u. politico del medioevo. 2. Orientamento...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...