Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] Zannini, Burocrazia e burocrati a Venezia in età moderna: i cittadini originari (sec. XVI-XVIII), Venezia 1993, pp. 285 Repubblica di Venezia nel Regno di Morea (1687-1715), tesi di laurea, Università degli Studi di Venezia, a.a. 1994-1995, p. 25.
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] l'eternità alla "cittade" e ai "cittadini". Ma, in quegli anni, alla Serenissima non Storia documentata di Venezia, VIII, pp. 103-106.
282. Cf. Piero Del Negro, L'Università, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 5/I, Vicenza 1985, pp. 71-73 ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] Francesco il Vecchio cede, come si è detto, le due cittadine alpine di Feltre e Belluno (e non si dimentichi che Un breve cenno sul problema dà anche Franois Dupuigrenet Desroussilles, L'Università di Padova dal 1405 al concilio di Trento, in AA.VV., ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] essere liberati dal dominio straniero, e prima che i cittadini si siano riavuti da quella specie di stupefazione, La statuaria pubblica di Venezia italiana (1866-1898), tesi di laurea, Università degli Studi di Venezia, a.a. 1993-1994, pp. 189-228 ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] medici e dottori in artibus sedettero sui seggi del consiglio cittadino (13). Alcuni di costoro erano professori nello Studio; e certo esiste uno stretto rapporto fra il prestigio dell'Università e la fitta presenza dei dottori nel ceto dirigente ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] alla Repubblica di Venezia dei diritti di nomina alle principali chiese cittadine, così come della facoltà di riscuotere decime o di tassare beni ecclesiastici per finanziare università, biblioteche, accademie, Pio V le avrebbe giudicate causa della ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] a Giovanni Finetti, dottore ed esperto avvocato cittadino; egli proponeva in una sua supplica di rivedere AA.VV., Studi editi dalla Università di Padova a commemorare l'ottavo centenario della origine della Università di Bologna, 111, Padova 1888 ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] fine dello Stato «è di stabilire e conservare tra i cittadini un certo ordine e una certa polizia esteriore»93. Su XIXeme siècle, «Annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell’università di Roma», 3, 1963, pp. 119-13; G. Giarrizzo ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] non c’erano differenze abissali fra le «plebi rustiche» e le «classi cittadine», visto che anche fra le abitanti delle città più di tre su quattro il ponte indispensabile per farle accedere all’università, come aveva sancito il regolamento varato dal ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] tutti" dinnanzi a Giulio, perorando la causa dell'autonomia cittadina. E non spregevole è il discorso pronunciato dal B. XIV (1916), 8, pp. 230 s.; C. Malagola, Statuti delle università e dei collegi dello Studio bolognese, Bologna 1888, pp. 415 s.; ...
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universita
università s. f. [dal lat. universĭtas -atis, propr. «totalità, universalità», der. di universus (v. universo1); dal sign. mediev. di «corporazione, insieme di persone associate» derivò il sign. 2, dopo che a Bologna, nell’ultimo...
entomofauna s. f. In zoologia, l’insieme delle popolazioni di insetti propri di una determinata zona o regione. ◆ Dal 15 aprile al 30 ottobre, nel centro civico Buranello di Sampierdarena, in 150 bacheche [Genova] troverà rappresentata dal punto...