Night and the City
Mario Sesti
(USA/GB 1950, I trafficanti della notte, bianco e nero, 95m); regia: Jules Dassin; produzione: Samuel G. Engel per 20th Century Productions; soggetto: dall'omonimo romanzo [...] della metropoli, il romanticismo concentrato in alcuni caratteri non esenti da vena poetica. Il risultato è un universo urbano davvero mutevole, attraversato da individui in movimento, sterminato nei suoi scorci, ambienti, strade, ponti e fiumi ...
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Barboni, Leonida (detto Leo)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fiuminata (Macerata) il 23 novembre 1909 e morto a Roma il 6 novembre 1970. Fratello maggiore di E.B. Clucher, cioè Enzo Barboni [...] di Roberto Rossellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica, B. fu uno degli interpreti più raffinati dell'universo figurativo del cinema neorealista e postneorealista, imponendo uno stile fotografico di tipo documentaristico anche a film che già ...
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Münsterberg, Hugo
Lorenzo Dorelli
Psicologo e filosofo tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Danzica il 1° giugno 1863 e morto a Cambridge (Massachusssetts) il 16 dicembre 1916. Scrisse un solo [...] attraversato gli studi sul cinema.
Di famiglia borghese, dopo gli studi in psicologia sociale e medicina compiuti presso le università di Ginevra e di Lipsia, nel 1891 conobbe a Parigi, al primo congresso internazionale di psicologia, il filosofo W ...
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PIZZI, Pier Luigi
Biancamaria Mazzoleni
Regista, scenografo e costumista, nato a Milano il 15 giugno 1930. Nel 1951 ha debuttato come scenografo allo Stabile di Genova con Léocadia di J. Anouilh, per [...] S. Lannes, Quand l'oeil écoute, in L'Express, 23-31 ottobre 1985; G. Macassar, P.L. Pizzi, la récréation d'un univers baroque, in Beaux Arts, 24 (maggio 1985); C. Rizzo, P.L. Pizzi. Regista, Scenografo, costumista, tesi di diploma Accademia di Belle ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] in Literatura i kinematograf, 1923; trad. it. Letteratura e cinema, 1971, p. 118): il riferimento è a un universo di significazione che nel vedere, attività radicale del regista e dello spettatore cinematografici, trova la sua sintesi più felicemente ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] coreografico di Berkeley "trasforma le file di ballerine e le macchinerie del palcoscenico in forme viventi di un universo dinamico senza confini" (Pruzzo, p. 40), mostrando con ciò aspetti fondamentali del m.: ambientazione backstage, lotta per il ...
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Wenders, Wim (propr. Ernst Wilhelm)
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Una delle massime personalità del cinema tedesco (e internazionale), tra [...] 'iniziale minimalismo sperimentalista, il regista riformulò allora i temi della fuga erratica e del disagio esistenziale nell'universo della parola e dei segni, accompagnandoli (a volte) a uno spunto 'giallo' privato delle sue componenti spettacolari ...
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PITTALUGA, Stefano
Stefania Carpiceci
PITTALUGA, Stefano. – Nacque a Capomorone, presso Genova, il 2 febbraio 1887, da Luigia Lombardo e da Giacinto. Di famiglia benestante e originariamente proprietaria [...] vertiginosa che si fece minacciosa quando, concluso l’apprendistato distributivo, cercò di inserirsi anche nell’universo produttivo, approfittando della crisi dell’industria cinematografica italiana, a rischio di paralisi nella prima metà degli ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] e con straordinaria padronanza del linguaggio cinematografico. Lo spettatore che conosce Genet resta colpito dal fatto che il suo universo letterario si ritrovi in modo così preciso in Un chant d'amour, ma anche da come Genet cineasta, con ...
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Paisà
Giulia Fanara
(Italia 1946, bianco e nero, 124m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Rod E. Geiger per OFI; soggetto: Sergio Amidei, Federico Fellini, Victor Hayes, Marcello [...] dell'immagine del mondo e la scrittura stessa della Storia, per il modo in cui esprime un nuovo rapporto tra universo e individuo, tra grandi svolte e vicende del quotidiano (l'istanza documentaria rimanda qui alla struttura del cinegiornale). È il ...
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universo1
univèrso1 agg. [dal lat. universus «tutto intero», comp. di unus «uno» e versus, part. pass. di vertĕre «volgere»; propr. «volto tutt’intero nella stessa direzione»], ant. – Tutto quanto, tutto intero: quel Salmo che comincia: «Segnore...
universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...