Demy, Jacques
Vittorio Giacci
Regista cinematografico francese, nato a Pontchâteau (Loire-Atlantique) il 5 giugno 1931 e morto a Parigi il 27 ottobre 1990. In un periodo in cui il cinema sembrava andare [...] suonato alla loro porta, li chiamano con i nomi di Jules e Jim, riuscendo con questo garbato saluto a coinvolgere nell'universo narrativo del film il capolavoro di Truffaut. A D., dopo la sua morte, la regista Agnès Varda, sua compagna, ha dedicato ...
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Stevens, George
Anton Giulio Mancino
Regista, direttore della fotografia, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Oakland (California) il 18 dicembre 1904 e morto a Lancaster [...] la segregazione forzata di due famiglie ebree in un appartamento per sfuggire alla persecuzione nazista, l'analisi di un universo domestico borghese, pieno di contraddizioni e tensioni latenti.
La lunga gestazione del kolossal The greatest story ever ...
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Costa-Gavras, Constantin
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Konstantinos Gavras, regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato a Loutra Iraias (Atene) il 13 febbraio 1933. Si è imposto [...] idee del padre, funzionario ministeriale sospettato di essere comunista e più volte arrestato, il giovane C.-G. non poté iscriversi all'università e si vide negato il visto per gli Stati Uniti. Cosicché nel 1949 si trasferì a Parigi, dove in seguito ...
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Buñuel, Luis
Edoardo Bruno
Regista cinematografico spagnolo, nato a Calanda il 22 febbraio 1900 e morto a Città del Messico il 29 luglio 1983. Fin dai suoi primi film, esempi di potente immaginazione [...] diventerà suo sceneggiatore abituale dopo Luis Alcoriza) dal romanzo di O. Mirbeau, la più spietata rappresentazione dell'universo borghese degli anni Trenta, sullo sfondo della destra francese di Ch. Maurras, osservato con la lente di ingrandimento ...
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Mankiewicz, Joseph L. (propr. Joseph Leo)
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Wilkes-Barre (Pennsylvania) l'11 febbraio 1909 e morto a Bedford (New [...] 'identità (Margo che sorprende Eve mentre prova un suo vestito) sono gli elementi portanti di questo cinico ritratto dell'universo teatrale dietro al quale si nasconde un feroce e altrettanto cinico attacco al mondo del cinema. Firmò poi People will ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] , pensieri, musiche, sentimenti, pesi, odori, rumori cinematografati" e così via, per concludere: "Scomponiamo e ricomponiamo l'Universo secondo i nostri meravigliosi capricci". Come si è detto, queste intenzioni programmatiche sono rimaste in gran ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] per le certezze del compagno). Nel secondo, sempre da Dostoevskij (Le notti bianche), B. presentò invece il suo universo compositivo in una forma semplificata e con alcune soluzioni di maniera nella descrizione del mondo giovanile. Con Lancelot du ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] complesse operazioni sceniche create in funzione dell'uso di diversi linguaggi audiovisivi. La necessità di un confronto con l'universo mediatico predominante fuori dalla scena ha fatto sì che, anche in teatro, la creatività cercasse di misurarsi con ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] rispetto alla produzione contemporanea, e di cui sono esempi Europa '51 (1952) e Viaggio in Italia (1954), film che creano un universo di atti significanti, di gesti e di corpi, dove l'arte di R. raggiunge, come ha scritto André Bazin, "la forma ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] scenografo e Vincent Price interprete principale) venne nuovamente valorizzato l'aspetto gotico del genere. Lo schema era costante: un universo chiuso (un castello o una casa signorile abitati da un anziano malvagio e sofferente) dove l'arrivo di una ...
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universo1
univèrso1 agg. [dal lat. universus «tutto intero», comp. di unus «uno» e versus, part. pass. di vertĕre «volgere»; propr. «volto tutt’intero nella stessa direzione»], ant. – Tutto quanto, tutto intero: quel Salmo che comincia: «Segnore...
universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...