Barbiere (m. Milano 1630): la principale vittima (insieme col suo accusatore G. Piazza) dei processi contro i pretesi "untori" a cui diede occasione la peste di Milano del 1630. Fu giustiziato sulla ruota [...] e la sua casa fu distrutta: sul luogo s'innalzò la "colonna infame", abbattuta poi nel 1778. La sua vicenda fu narrata da A. Manzoni nella Storia della colonna infame ...
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Cardatore (m. Milano 1630); commissario della Sanità al tempo della peste del 1630, è una delle principali vittime, insieme con il barbiere G. G. Mora, del processo milanese degli untori reso celebre da [...] A. Manzoni ...
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ADORNO, Mario
Francesco Brancato
Nato a Siracusa nel 1773 da Giovanni, esercitò la professione di avvocato a Palermo e a Siracusa. Ebbe qualche parte nei moti del 1820-21. Nel 1837 fu tra i principali [...] fece parte sia della commissione di sessanta cittadini incaricata dal barone di Pancali, sindaco di Siracusa, di sorvegliare i sospetti untori e di curare la cosa pubblica in quei tempi di calamità, sia della giunta di quattro persone cui il giudice ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] poco.
L’edizione 1840-42 comprendeva la Storia della colonna infame, racconto dell’indagine, condanna ed esecuzione di alcuni pretesi untori, tra la fine di maggio e l’agosto del 1630. La Colonna infame comparve nel volume a stampa dopo il romanzo ...
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AGNELLI, Federico
Anita Mondolfo
Nacque a Milano, da Giacomo Antonio, nel 1626. Morì iivi il 14 nov. 1702.
Iniziatore dell'azienda upografica intitolata dal nome della famiglia, oltre che stampatore [...] ); Disegno del corpo umano ad uso della scuola dei Barbieri (Milano 1663); Supplizio di G. G. Mora, G. Piazza ed altri untori (Milano 1630), stampa incisa da C. Bassano e pubblicata, a distanza dai fatti, a cura dell'Agnelli.
Bibl.: Poche notizie in ...
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AYAMONTE, Guzmán y Zúñiga, Antonio di
Nicola Raponi
Nato nel 1524, apparteneva alla nobile famiglia spagnola dei Guzmán, imparentata con la dinastia portoghese e insignita, dalla cittadina di residenza, [...] emanati durante la peste del 1576-77, per esempio, formano ben cinque libri a stampa. Oltre alle pene comminate contro gli "untori" e al divieto fatto alle pubbliche autorità di lasciare la città senza sua licenza (ma proprio l'A. aveva dato il ...
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GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] suggestione della letteratura medica del tempo, che poneva tra le cause della malattia le azioni magiche di demoni, streghe e untori; descrive i presagi che allora si riteneva precedessero l'epidemia e lo stile di vita e, addirittura, gli amuleti ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] Condottieri, capitani, tribuni, I, Milano 1936, p. 174; H. MontesiFesta, Cristina di Svezia, Milano 1938, p. 212; F. Nicolini, Peste e untori..., Bari 1937, pp. 64-79 passim, 94, 146, 242, 248 s.; Id., Arte e st. nei "Promessi sposi", Milano 1958, pp ...
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BASSANO (Bassani, Bassanus, Bassiani), Cesare
Fabia Borroni
Nacque a Milano nel 1584 e operò in questa città, come incisore a bulino e xilografo, dal 1603 al 1646. Non si hanno notizie della sua vita [...] Aselli (1623); Facciata del palazzo d'Imeneo (inv. Gir. Rainardi, 1628 circa); Descrizione della esecutione di giustizia di due untori (da dis. di Fr. Valletto, 1630); Monte Etna eretto nella piazza del Duomo (Richini inv., C. Biffi del., 1630 ...
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untore
untóre s. m. [dal lat. unctor -oris, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – Chi unge, ungitore. In partic. si chiamarono untori coloro che nella peste di Milano del 1630 furono sospettati di diffondere il contagio ungendo persone...
untorio
untòrio (o untüàrio) s. m. [dal lat. unctorium, der. di unctus, part. pass. di ungĕre «ungere»]. – Nelle terme romane, l’ambiente in cui, dopo il bagno, si ungeva il corpo con olî e unguenti profumati.