GIRALDONI, Leone
Carla Di Lena
Nato a Parigi nel 1824, studiò canto a Firenze con L. Ronzi, ed esordì a Lodi nel 1847 nella Saffo di G. Pacini. Si esibì quindi in teatri italiani ed esteri (Firenze, [...] ancora Tosca (1916); vi tornò quindi nel 1920, poco prima di ritirarsi dalle scene, per la prima esecuzione de L'uomocheride di A. Pedrollo, e, infine, per Andrea Chénier.
Eugenio ottenne importanti successi in Russia (Mosca, Odessa, Kiev), dove fu ...
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MAJOCCHI, Ernesto
Marina Tesoro
Nacque a Voghera il 4 marzo 1860 da Pompeo, impiegato comunale addetto al servizio di irrigazione, e da Teresa Lingua. Rimasto orfano di padre giovanissimo, abbandonò [...] quali collaborò, pp. 73-75, 81, 85, 87 s., 99, 101-103, 117-125, 145, 147, 159-162); A. Scotti, "L'Uomocheride" di E. M.: grafica, progresso tecnico e cultura socialista nel giornalismo vogherese di fine Ottocento, in Annali di storia pavese, 1981 ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] Anima nera, regia di R. Rossellini (1962); La manina di Fatma, regia di V. Caprioli (episodio I cuori infranti, 1963); L’uomocheride, regia di S. Corbucci (1965); La strega bruciata viva, regia di L. Visconti (episodio Le streghe, 1967); C’era una ...
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GIUDICE, Maria
Maria Antonietta Serci
Nacque a Codevilla, presso Pavia, il 27 apr. 1880 da Ernesto, reduce garibaldino, ed Ernesta Bernini, donna dai costumi austeri, amante delle buone letture, che [...] italiano (PSI). Decisivo per la sua formazione fu l'incontro con E. Majocchi, direttore del periodico socialista L'Uomocheride, che le insegnò i rudimenti del giornalismo. Risale, poi, al 1902 la prima segnalazione della G. da parte della ...
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DONAGGIO, Luciano
Alessandra Cruciani
Nacque a Trieste il 15 apr. 1886 da Pietro e Carla Miraz.
Iniziò lo studio del canto con G. Rota e si perfezionò poi a Milano con Ernestina Garulli e R. Bartoli. [...] , 1940, dir. A. Guarnieri) ed inoltre in opere di autori contemporanei, tra cui Debora e Jaele di I. Pizzetti (1932) e L'uomocheride di A. Pedrollo (1938). Fu più volte al teatro Comunale di Trieste, ove tra il 1924 e il 1949 apparve in ruoli tra i ...
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CAMERINI, Salomone (Eugenio)
Antonio Palermo
Nato ad Ancona il 13 luglio 1811 da Isacco e da Fortunata Levi, vi compì gli studi letterari sotto la guida di Ciriaco Pio Marini e di Pietro Orlandi; nel [...] - parecchi furono poi ospitati nel I volume dei Nuovi profili - e in alcune traduzioni (La strega del Michelet, L'uomocheride di V. Hugo, ecc.). Spiccano gli scritti dedicati ad autori dell'Ottocento inglese e americano; e in particolare, quelli ...
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PEDROLLO, Arrigo
Guido Viverit
PEDROLLO, Arrigo. – Nacque a Montebello Vicentino il 5 dicembre 1878, sesto di nove figli di Luigi e Santa Bussinello.
Fin da giovanissimo fu avviato allo studio del pianoforte [...] vallata di John Millington Synge (Milano, teatro Filodrammatici, 2 gennaio), opera ripresa a Londra e New York, e L’uomocheride, su libretto di Antonio Lega da Victor Hugo (Roma, teatro Costanzi, 6 marzo). Tra le produzioni successive si ricordano ...
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CARENA, Maria
Salvatore De Salvo
Nacque a Piossasco (Torino) l'8 ag. 1891 da Giovanni e Felicina Melano. Dotata di una bella voce di soprano si dedicò allo studio del canto, approdando alla affermata [...] diversi, sembrò indirizzarsi verso l'opera verdiana. Di fatto, se da un lato la C. partecipava alla prima assoluta dell'Uomocheride di Arrigo Pedrollo, rappresentata al Costanzi di Roma nel 1920, se prendeva parte, l'anno successivo, all'opera I ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] autorevoli in questo periodo è Gasparo Contarini, l'uomoche, illuminato dalla grazia divina all'indomani della p. 404: "Non è più la coltura cheride dell'ignoranza e della rozzezza; è la coltura cheride di se stessa; la borghesia fa la sua ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] tra chi racconta, chi ascolta e colui alle spalle del quale si ride. Non a caso tra i più significativi temi della raccolta figura quello castigo, e la norma include la colpevolezza dell'uomoche ha bisogno di perpetuare il peccato onde ristabilire l ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo più improvvisa, mediante una tipica modificazione...
vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, v. di contorni. 2. Bellezza, leggiadria,...