Preistoria
Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
di Paolo Graziosi e Alda Vigliardi
Preistoria
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi di indagine. 3. Paleolitico inferiore. 4. Paleolitico medio. 5. Paleolitico [...] ; quanto all'umanità, i tipi umani che predominano in questo periodo sono i Paleantropi (cui appartiene l'uomodiNeanderthal), notevolmente evoluti nei confronti dei tipi che li hanno preceduti pur essendo ancora assai primitivi. Essi si diffusero ...
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Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] ; l'astronomia e l'astrofisica moderne fecero lo stesso per quanto riguarda la nascita dell'universo. Con la scoperta dell'UomodiNeanderthal a Düsseldorf (1856) furono poste le basi dello studio scientifico della preistoria e dell'origine dell ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] altre, l'animata controversia innescata dal ritrovamento (1857) dei resti del cosiddetto uomodiNeanderthal. La forma del suo cranio, per vari aspetti dissimile da quella di ogni tipo moderno, e in particolare la prominenza dell'arcata sopracciliare ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] moderno, e non è escluso che questo suo limite anatomico abbia condizionato la sua capacità di comunicazione (p. 222). Eppure all'UomodiNeanderthal, così diverso da Homo sapiens, si ascrivono in buona parte il complesso industriale musteriano (Le ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] pienamente moderni, e la sua introduzione in Europa ad opera della razza di Cro-Magnon probabilmente affrettò, indirettamente, il declino dell'uomodiNeanderthal. Lewis Binford sintetizza nel modo seguente questa trasformazione: "Tra i significativi ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto diuomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] ben definito del rozzo e repellente uomodi Neandertal". Anche il riconoscimento di pratiche di sepoltura nel corso del Paleolitico, Systema Naturae, Holmiae 1758; W. King, The Reputed Fossil of the Neanderthal, in QJSc, 1 (1864), pp. 88-97; E. Dubois ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
paleantropo
paleàntropo (meno com. paleoàntropo) s. m. [lat. scient. Palae(o)anthropus, comp. di palaeo- «paleo-» e gr. ἄνϑρωπος «uomo» (v. -antropo)]. – In paleoantropologia, termine con cui venivano indicati alcuni resti fossili di ominidi...