ROMANIA (XXX, p.1; App. I, p. 981; II, 11, p. 740; III, 11, p. 631)
Elio Manzi
Rita Di Leo
Francesco Guida
Rosa Del Conte
Sergio Rinaldi Tufi
Ion Frunzetti
Dal 1968 la repubblica di Romania è divisa [...] ; ma essi sono - soprattutto - sempre più inseriti in una visione autentica dell'uomomoderno che per essere tale non può non essere drammaticamente problematica, anche se quest'uomo è comunista. In tale direzione si avventurano persino i poeti cui è ...
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TURCHIA
Sante Carparelli
Aldo Gallotta
Aldo Gallotta
Machteld J. Mellink
(XXXIV, p. 534; App. I, p. 1072; II, II, p. 1046; III, II, p. 998; IV, III, p. 701)
Popolazione. - Al censimento del 1990 [...] dei movimenti culturali e politici che si agitavano in Occidente: il pensiero esistenzialista, il nonsense, l'alienazione dell'uomomoderno, la sua solitudine caratterizzarono le opere di un'intera generazione di scrittori. D'altra parte molti s ...
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TURISMO (XXXIV, p. 556)
Cesare CHIODI
Fenomeno essenzialmente pacifico, il turismo è sensibile a tutti i turbamenti dell'orizzonte economico e politico internazionale. Ne dànno la prova le statistiche [...] e metterne i benefici alla portata di tutti, in primo luogo dei giovani. Si è compreso che per l'uomomoderno è indispensabile la conoscenza diretta del proprio paese, completata possibilmente da qualche viaggio all'estero.
Turismo giovanile e ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] speranza di arrivare ad avere abbastanza. L'uomomoderno, quindi, deve, per Durkheim, superare American anthropologist", 1984, LXXXVI, pp. 943-953.
Dalton, G., The modern transformation of European peasantries, in Third world peasantry (a cura di R.P ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Oreste Bazzichi
Teologo più che filosofo, uomo d’azione e di contemplazione, Bonaventura riunisce lo spirito indagatore di sant’Agostino con l’affettività avvincente e l’ardore [...] aspetti riguardanti la vita sociale. Ed è qui il suo segreto di pensatore e di mistico, che ha qualcosa da dire all’uomomoderno, che non sa più riconoscere la presenza di Dio nel creato e nel cuore della storia.
Apri gli occhi, tendi l’orecchio ...
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TECNICA (XXXIII, p. 378)
Valerio TONINI
Nel mondo contemporaneo il concetto di t. ha assunto un'importanza dominante e più impegnativa che nel passato, in quanto un'attività rivolta a ottenere un determinato [...] tutte le attività, è ormai sentenza comune che il mondo moderno, il mondo di domani, sarà un mondo di tecnici, di tipo che può dirsi manifatturiero, in quanto il lavoro manuale dell'uomo vi ha parte preminente; ma se questo è lo scorcio del recente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] Stati nazionali (si rammenti che il pensiero di Hobbes si forma durante la terribile guerra dei Trent’anni) mostravano un uomomoderno liberato bensì dai lacci del feudalesimo ma incapace di dar vita a società pacifiche e felici. Davanti a un tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] «insocievole socievolezza», coniata da Immanuel Kant per descrivere la condizione dell’uomomoderno, coglie meglio di ogni altra la riflessione sull’umano nella modernità.
La fragilità della vita in comune non viene più tollerata, una fragilità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] padre di famiglia una remunerazione per il prestito concessogli: il ragionamento di Calvino è attento ai bisogni dell’uomomoderno e sembra ben fondato, ma non è quello tipico degli scolastici.
Le disposizioni dei concili bassomedioevali
Roberto di ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] naturale, ha equilibrato armoniosamente gli impulsi che muovono l'uomo, ed ha temperato l'egoismo di quest'ultimo con altri S. è considerato il fondatore della scienza economica moderna (uno dei pochi studiosi che contestano tale affermazione è ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...