CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] quella scissione romantica fra reale e ideale, di quella ricerca di armonia e di unità spirituale avvertite perdute dall'uomomoderno e proiettate nel naturalismo della civiltà precristiana di Grecia e di Roma. è questa un'altra fonte di oscillazioni ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] al viandante, confessa "qualis fuerim nec ego scivi" il che in effetti dimostra la sua "tensione spirituale... [di] uomomoderno",come giustamente mette in rilievo G. Schizzerotto, ma rivela anche che la solitudine della Magione non lo aveva placato ...
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COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] movimento di riforma morale e intellettuale promosso in Italia da Benedetto Croce, il cui primo punto era questo, che l'uomomoderno può e deve vivere senza religione e s'intende senza religione rivelata o positiva o mitologica o come altrimenti si ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] lavoro per una monografia più ampia ed esauriente mai portata a termine, il C. giudicò Petrarca il primo uomomoderno, per la sensibilità della sua introspezione psicologica e per la trasfigurazione, spiritualistica ed eternante, da lui operata della ...
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BIANCIARDI, Luciano
Francesco Maria Biscione
Nacque a Grosseto il 14 dic. 1922 da Atide, cassiere di banca, e Adele Guidi, maestra elementare. Conseguita la maturità classica presso il liceo "Carducci-Ricasoli", [...] inteso (collegato con le coeve elaborazioni del pensiero critico occidentale) come contributo alla fondazione di un'antropologia dell'uomomoderno.
Il successo dei libro da un lato sottrasse in parte il B. agli affanni della precarietà economica ed ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] 1968, I, pp. 375-376), rovesciò la tesi, cara al Burckhardt e al Renan, del Petrarca umanista e primo uomomoderno; rivendicò il carattere prevalentemente allegorico dell'innamoramento e dell'amore del poeta di Laura (donde il significato mistico del ...
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FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] dell'individuo nella società di massa; affronta il tema del tedio e dell'indifferenza che insidiano la vita dell'uomomoderno insieme con l'incapacità di vivere sentimenti autentici. E da questo esame critico, circostanziato e impietoso, giocato il ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] lo scrittore che non voglia stare con "un piede nella staffa del temporale, uno in quella del divino" (Ritratto dell'uomomoderno, ibid., 13 maggio 1914), ma rispecchiare, invece, nella sua opera, "il senso antagonistico ed agonico fra sole e terra ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] La Nuova Antologia di Roma (1º apr. 1905).
Il C., che si dichiarerà poeta essenzialmente "musicista" e dirà che l'uomomoderno "persegue la musicalizzazione di tutte le arti", era stato, da ragazzo, pianista di talento; dopo la parentesi degli studi ...
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GUSSALLI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Soncino (Cremona) il 26 genn. 1806 da Pietro e da Teresa Vigani. Ben poco si conosce della sua origine, ma il tenore di vita successivo fa pensare a una [...] come istitutore presso la famiglia Trivulzio Poldi di Milano) il senso della funzione civile e civilizzatrice che anche per l'uomomoderno avrebbe potuto avere la cultura classica; e da questo punto di vista l'incontro che più segnò e meglio orientò ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...