Termine introdotto da E.B. Tylor (1867) per indicare la credenza dei primitivi in esseri spirituali che animerebbero l’intera natura, sia organica sia inorganica. In questa credenza Tylor individuava la [...] evoluzionistico a.-politeismo-monoteismo. Alla base dell’a. sarebbero le fisiologiche esperienze oniriche, da cui l’uomoprimitivo trarrebbe l’idea di anima, attribuita anche a oggetti inorganici e inanimati, poiché riconosciuti capaci di agire ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] di determinare rapporti causali: interpretando mere successioni temporali e associazioni soggettive come nessi causali obiettivi, l’uomoprimitivo avrebbe creato una ‘pseudo-scienza’ per controllare le forze della natura. Poiché pratiche dirette a ...
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Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomoprimitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] delle malattie mentali e della criminalità (B.-A. Morel; V.-J.-J. Magnan; C. Lombroso).
Lombroso definiva caratteri degenerativi (o stigmate d.) le anomalie fisiche che avrebbero contrassegnato l’aspetto ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] etnologia propose una teoria detta del prelogismo, secondo la quale la mente dell'uomoprimitivo si muoverebbe in base a schemi diversi da quelli della mente dell'uomo civilizzato ignorando i principî d'identità e di causalità (Les fonctions mentales ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] umana con propri modi di vita, perciò anche presso i popoli primitivi. Questa estensione del concetto di c. da un lato a che la riconduce ai bisogni primari inerenti alla natura biologica dell'uomo, cioè a bisogni comuni a tutte le società, anche se ...
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civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] un progresso dalla 'rozzezza' alla civiltà, da uno stato primitivo a un livello di esistenza superiore. La civiltà è intesa 'arco e della freccia. Nello stadio della barbarie l'uomo impara ad addomesticare gli animali, e successivamente a coltivare la ...
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Criminalita
Marshall B. Clinard
di Marshall B. Clinard
Criminalità
sommario: 1. La criminologia: definizione e storia. 2. Differenti aspetti della criminologia in Europa e negli Stati Uniti. 3. Controllo [...] fisiche distintive. I delinquenti, egli affermò, sono caratterizzati dall'atavismo, vale a dire dalla regressione all'uomoprimitivo. In seguito operò un'ulteriore classificazione dei delinquenti, distinguendo: i pazzi (comprendenti gli epilettici e ...
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Abbigliamento
Nicola Squicciarino
Leopoldina Fortunati
Il termine abbigliamento, che in origine aveva il significato di "ornamento, decorazione, abbellimento (anche di cose)", indica oggi quasi esclusivamente [...] psichiche disincarnate rivali, a cui veniva attribuita la causa di tutti gli eventi nefasti, altrimenti non comprensibili. L'uomoprimitivo considerava infatti gli agenti magici altrettanto temibili e reali della pioggia e del freddo, e da essi si ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] si è arrestato il degenerato). Ma il confronto (fisiognomico, antropometrico) non era istituito solo sul piano diacronico, con l'uomoprimitivo e i suoi antenati scimmieschi, ma anche su quello sincronico, con i soggetti appartenenti alle varie razze ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...