Filosofo italiano (Torino 1900 - Roma 1977). Diresse l’Istituto di studi filosofici e il Centro internazionale di studi umanistici. Il suo pensiero, interessato particolarmente alla filosofia della religione, [...] “paradossale” del rapporto umano al tempo, di cui fu (come Jankélévitch) acuto interprete: Preludio alla vita di un uomoqualunque, 1941; L’esperienza comune, 1942; L’indagine quotidiana, 1956; I paradossi del senso comune, 1970; Il tempo esauito ...
Leggi Tutto
Nietzsche, Friedrich Willhelm
Stefano De Luca
Il profeta del superuomo
L’opera del filosofo Friedrich Nietzsche, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, è caratterizzata da uno stile ispirato e profetico; [...] ’ viene promesso non solo ai sapienti, bensì a qualunqueuomo pio e virtuoso.
Al cristianesimo dobbiamo infine, secondo il decadenza è destinata a concludersi. La più antica menzogna inventata dall’uomo – Dio – è stata ormai smascherata: «Dio è morto ...
Leggi Tutto
Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] soltanto la qualità («Tutti gli uomini sono dotti»; «Nessun uomo è dotto»). Da quanto finora esposto si desume che la di vista intuizionista, poiché nulla ci assicura che, presa una qualunque proposizione, o si è in grado di ottenere una costruzione ...
Leggi Tutto
spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] di mutua posizione degli oggetti osservabili dall’uomo. Caduta tale concezione con l’avvento di Hilbert.
S. metrico (o distanziale). S. nel quale è definita una distanza d tra due qualunque elementi x, y tale che d(x, y)=0 se e solo se x=y, e d( ...
Leggi Tutto
In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] del singolo interessato (dike), o da un cittadino qualunque quando si riteneva che l’interesse violato fosse Nella concezione medievale lo stesso d. soggettivo acquistò un nuovo valore: l’uomo è soggetto di d. non in quanto è cittadino di uno Stato ...
Leggi Tutto
società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] conferimento nella s. semplice può essere qualunque bene suscettibile di valutazione economica, purché .
Stato di natura e s. civile
T. Hobbes per primo afferma che l’uomo non è socievole per natura, ma lo diventa in seguito a un ragionamento e ...
Leggi Tutto
Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] immagini a un momento determinato e si osservano anche nell’uomo normale per nomi propri, melodie ecc. Le illusioni della random access memory), che possono essere lette e scritte a qualunque indirizzo. Le RAM possono essere statiche (non volatili) e ...
Leggi Tutto
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] stesso sociale e politica della vita di relazione. L’uomo è uomo in quanto ‘politico’, cioè in quanto vive in simbiosi non ha obblighi verso i sudditi, è cioè un sovrano assoluto. Qualunque atto egli compia, lo compie per delega dei sudditi. Vero dio ...
Leggi Tutto
sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] proteica e la fotosintesi clorofilliana), sia processi realizzati dall’uomo, in laboratorio o su scala industriale (spesso il Kant queste s. trascendentali a priori costituiscono la possibilità di qualunque tipo di conoscenza, e che in generale la s. ...
Leggi Tutto
qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...