L’homme qui rit (L’uomocheride) Romanzo (1869) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885).
Narra storia di Ursus, un saltimbanco orribilmente mutilato che poi, scopertosi discendente di una grande [...] famiglia inglese ed entrato in possesso dei suoi titoli e beni, diviene il difensore infaticabile dell'umanità oppressa.
Dal romanzo sono stati tratti diversi adattamenti cinematografici tra i quali si ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] Anima nera, regia di R. Rossellini (1962); La manina di Fatma, regia di V. Caprioli (episodio I cuori infranti, 1963); L’uomocheride, regia di S. Corbucci (1965); La strega bruciata viva, regia di L. Visconti (episodio Le streghe, 1967); C’era una ...
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CAMERINI, Salomone (Eugenio)
Antonio Palermo
Nato ad Ancona il 13 luglio 1811 da Isacco e da Fortunata Levi, vi compì gli studi letterari sotto la guida di Ciriaco Pio Marini e di Pietro Orlandi; nel [...] - parecchi furono poi ospitati nel I volume dei Nuovi profili - e in alcune traduzioni (La strega del Michelet, L'uomocheride di V. Hugo, ecc.). Spiccano gli scritti dedicati ad autori dell'Ottocento inglese e americano; e in particolare, quelli ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , H. Langdon, il goofer (diretto nei suoi film migliori dal giovane F. Capra), e soprattutto Buster Keaton, l’uomoche non ride mai, impassibile di fronte alle bizzarre e complesse situazioni in cui si caccia.
L’avvento del sonoro. - Fu segnato ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] il rapporto: sarebbero gli animali a vedere nell'uomo un essere a loro uguale che ha perduto in maniera pericolosa il sano intelletto animale, a vedere cioè in lui l'animale delirante, l'animale cheride o che piange, l'animale infelice. Mentre le ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] autorevoli in questo periodo è Gasparo Contarini, l'uomoche, illuminato dalla grazia divina all'indomani della p. 404: "Non è più la coltura cheride dell'ignoranza e della rozzezza; è la coltura cheride di se stessa; la borghesia fa la sua ...
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Scrittrice giapponese (Tokyo 1947 - ivi 2016). Affermatasi verso la fine degli anni Settanta, appartiene a un nutrito gruppo di scrittrici restie ad accettare l'etichetta riduttiva di joryū bungaku ("letteratura [...] allevare i propri figli e farne degli eroi senza bisogno di un uomo al proprio fianco. Di grande interesse è Yoru no hikari ni tra il saggio e il racconto, e Warai ōkami ("Il lupo cheride", 2000), dove T. fa ricorso ai temi del folclore e del ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] polve il crine: / se in piè si posa o movesi, / se tace parla o ride, / di lui più amabil giovine / la Senna mai non vide. / Al suo inquietudine né artistica né morale o politica in quest'uomo, che pur visse in un'età di crisi e di rivoluzione ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] (Io e la boxe, 1926; College, 1927; Il cameraman, 1928). Si ride o si sorride di sport nella letteratura per l'infanzia o per ragazzi, come per su quella presa allo sprovvisto passeggera di un uomoche abbia dato prove grandi del suo valore". La ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] , c'è il riscatto religioso dell'uomo, che voleva essere soltanto uomo della roba e per la roba. Così cogli occhi, che gli tornavano a luccicare, e quasi faceva la bocca a riso, quel riso della gente che non ride più, o cheride per l'ultima ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo più improvvisa, mediante una tipica modificazione...
vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, v. di contorni. 2. Bellezza, leggiadria,...