LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] corrispondente retribuito) al vanitoso e vuoto E. Ferri ("un uomo senza angoli", come lo definiva a Luise Kautsky, 10 marzo nella prolusione di L. del 1887, in Riv. di storia della storiografia moderna, II (1981), 2-3, pp. 81-99; M.A. Cortelazzo, ...
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linguaggio
Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio [...] chi più ne ha più ne metta.
Ebbene, tutto ciò che l’uomo ha conosciuto e conosce attraverso l’esperienza, la vita sociale e lo studio un fatto convenzionale stabilito dagli uomini.
L’Evo Moderno e le conoscenze scientifiche acquisite nel corso dell’ ...
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tecnologia
Leopoldo Benacchio
Quando la tecnica diventa una scienza
La parola tecnologia indica le tecniche utilizzate per produrre oggetti e migliorare le condizioni di vita dell’uomo: non si tratta [...] pietra, dura oltre due milioni di anni, dalla comparsa dell’uomo fino alle prime lavorazioni dei metalli. Solo attorno al 2300 a radice di molti, se non tutti, i mali del mondo moderno, a quello di chi invece entusiasticamente pensa che comunque la ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] di partecipazione integrale alla vita dell'azione, cioè dell'uomo. In questo, come in altri motivi della sua De Giovanni, L'esperienza come oggettivazione. Alle origini del problema moderno della scienza, Napoli 1962, pp. 317-327; V. Frosini ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] hanno avviato un’indagine storico-critica sulla figura di Gesù, sull’attendibilità storica dei Vangeli e sul modo in cui l’uomomoderno vive l’esperienza di fede, al di là degli elementi mitici presenti nei testi biblici. Uno di questi studio-si è ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] di divergenza di tecnologie locali in rapida evoluzione.
Un progresso tecnologico innovativo che ha favorito la diffusione dell'uomomoderno è stata l'arte della navigazione. L'impiego di zattere e imbarcazioni doveva essere conosciuto almeno 60.000 ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] di sé attraverso l'amore.
b) Ordine e libertà
L'incontro del Dio cristiano con la crisi dell'uomomoderno avviene dunque a livello della libertà. La pretesa dell'uomomoderno di bastare a se stesso, di reggersi da solo, di darsi la sua legge, porta a ...
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Clima
Vittorio M. Canuto
Sommario: 1. Introduzione. 2. Paleoclimatologia. 3. Le datazioni con radioisotopi. 4. Gli oceani. 5. L'effetto serra. 6. Le previsioni. 7. Strategie per mitigare l'effetto serra. [...] con causazioni che agiscono in tutte le direzioni. I climatologi moderni sono archeologi e futuristi al tempo stesso: dalla lettura sotto forma di carbone, petrolio e gas naturale è estratto dall'uomo, ma il ciclo non è chiuso: i 5-6 miliardi di ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] - di cui era stata esempio la cultura del Medioevo - contro la frammentarietà del sapere e contro il materialismo dell'uomomoderno, caratterizzato dal culto dell'energia e del fatto bruto; questo appello apparve come una condanna dell'intera cultura ...
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Adattamento
Luciano Gallino
Le radici del concetto di adattamento nella biologia evoluzionistica
Il concetto moderno di adattamento, anche quando viene utilizzato in un contesto socio-scientifico, rimane [...] simboliche. A differenza di tutti gli altri animali, l'uomo non può più 'perdersi', nello spazio fisico come in ., An outline of the social system, in Theories of society. Foundations of modern sociological theory (a cura di T. Parsons, E. Shils, K.D. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...