DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] che sta ormai sgretolandosi e che, quindi, non può più soddisfare completamente l'esigenza di valori, norme, ideali che assilla l'uomomoderno. E di farlo fondendo "in un getto la ragione storica e la ragione metastorica", lo storicismo con l'eredità ...
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Eugenica
IItalo Barrai
di Italo Barrai
Eugenica
Sommario: 1. Introduzione. 2. L'eugenica e la sanità pubblica. 3. La dinamicà del gene. 4. Programmazione per il controllo delle malattie ereditarie. [...] dell'eugenica
Una delle caratteristiche tipiche del mondo moderno è la velocità di trasmissione dell'informazione. si sviluppi in queste direzioni e che un giorno l'uomo possa vincere le malattie ereditarie che lo affliggono.
Bibliografia
Actos ...
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Motivazione
Assunto Quadrio Aristarchi
Definizione del termine
Il termine 'motivazione', pur nella varietà delle definizioni che ne sono state date, viene abitualmente usato per indicare i motivi che [...] di percepire e di conoscere è prevalente nella motivazione dell'uomo contemporaneo. A sostegno della sua tesi Nuttin cita un saggio il rapporto individuo-società e sostenne che l'uomomoderno tende a fuggire dalla libertà verso una condizione ...
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PREZZOLINI, Giuseppe
Emilio Gentile
PREZZOLINI, Giuseppe (Vincenzo). – Nacque il 27 gennaio 1882 a Perugia, figlio secondogenito di Luigi e di Emilia Pianigiani. Il primogenito era Torello, nato il [...] di trasformare La Voce in rivista dell’idealismo militante, da lui interpretato come una «religione dell’uomomoderno», che doveva soppiantare il cristianesimo per promuovere l’avvento di una nuova democrazia laica, patriottica ma antinazionalista ...
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La preistoria e la protostoria dell'Africa
Rodolfo Fattovich
Marcello Piperno
Barbara E. Barich
Isabella Caneva
Tematiche, metodi di indagine e storia degli studi
di Rodolfo Fattovich
L'Africa è [...] umana, dall'apparizione, quasi 4 milioni di anni fa, dei primi Ominidi nel Corno d'Africa all'emergere dell'uomomoderno (Homo sapiens) nell'Africa orientale e alla sua successiva diffusione verso gli altri continenti negli ultimi 50.000 anni ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] speranza di arrivare ad avere abbastanza. L'uomomoderno, quindi, deve, per Durkheim, superare American anthropologist", 1984, LXXXVI, pp. 943-953.
Dalton, G., The modern transformation of European peasantries, in Third world peasantry (a cura di R.P ...
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Shock e stress
Henri Laborit
SOMMARIO: 1. Definizioni: a) stress e aggressione; b) sindrome lesionale e sindrome da reazione; c) i concetti di omeostasi e di mezzo di difesa; d) il concetto di adattamento; [...] situazioni psicosociali sono potenzialmente patogene, perché inducono in determinati individui reazioni adattative inadeguate [...]. L'uomomoderno, nel contesto delle società urbane tecnologiche, si trova a vivere in condizioni sociali complesse ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] . Svante Pääbo e i suoi collaboratori recuperano il DNA dei neandertaliani di Feldhofer, che si rivela una specie separata dall'uomomoderno. Le due specie si sono divise oltre mezzo milione di anni fa.
Il Protocollo di Kyoto. L'accordo prevede una ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] stata apportata dal mondo greco e poi sviluppata dalla scienza moderna e il rapporto mondo-uomo nascondeva innumerevoli incognite.
L'uomo della Bibbia percepiva, però, più dell'uomomoderno, l'unità fondamentale dell'essere umano e del mondo. In ...
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Biologia molecolare
Vittorio Sgaramella e Arturo Falaschi
sommario: 1. Introduzione. 2. Struttura degli acidi nucleici e delle proteine: a) struttura primaria degli acidi nucleici; b) struttura secondaria [...] a sequenza conservata sono state trovate in molti vertebrati (uomo compreso) e anche nel riccio di mare e nel lievito il progresso tecnologico stia sorpassando la responsabilità etica dell'uomomoderno (v. Sgaramella, 1979).
12. Conclusioni
Per ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...