Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] di Neanderthal, a causa della base cranica relativamente piatta, non disponesse dell'intera gamma di suoni tipica dell'uomomoderno, e non è escluso che questo suo limite anatomico abbia condizionato la sua capacità di comunicazione (p. 222). Eppure ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] progresso, la città industriale, il futuro tecnologico; la macchina e la velocità sono elevate a 'religione' dell'uomomoderno. Nel secondo Manifesto tecnico della pittura futurista (1910) si proclama il distacco dalla pittura realista, l'avvento di ...
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Il Paleolitico superiore
Alberto Broglio
Janusz K. Kozłowski
Modificazioni territoriali, evoluzione dell'ambiente e popolamento umano
Nella parte recente dell'Interpleniglaciale würmiano, tra 40.000 [...] cultura che abbiamo indicato come caratteristici dell'Aurignaziano e più in generale del Paleolitico superiore europeo. Considerando che l'uomomoderno era presente in Palestina intorno a 100.000 anni fa, si è ipotizzato che la sua diffusione in ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ai Saraceni, si era presto abituato a una valutazione e a un trattamento delle cose assolutamente obiettivi, il primo uomomoderno sul trono" (Die Kultur der Renaissance in Italien, in Gesammelte Werke, III, Basel 1955, pp. 2 s.). Alla rivendicazione ...
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Propaganda
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Propaganda
sommario: 1. Introduzione. a) La propaganda come oggetto di studio. b) Caratteri della propaganda moderna. c) Tipologia della propaganda. d) Disinteresse [...] prezzi o delle tasse). È chiaro che un episodio del genere è esclusivamente sintomatico dell'estrema fragilità psichica dell'uomomoderno, fragilità che si esprime nello stesso tempo con il rifiuto, con l'indifferenza e con l'esplosione irrazionale ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] di padre Bevilacqua, Giovanni Battista Montini ritrovava la grande preoccupazione dell’uomomoderno, con le sue angosce e i suoi dubbi. «L’uomomoderno è innanzi tutto un uomo senza filosofia». Incapace di accedere alla verità con la sua ragione ...
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Militarismo
GGolo Mann
di Golo Mann
Militarismo
sommario: 1. Definizione. 2. Origini storiche. 3. Militaristi e civili. 4. Filosofia. 5. Origini psicologiche e sociali. 6. Militarismo e politica. 7. [...] idee vennero ulteriormente sviluppate nell'opera Das Unbehagen in der Kultur.
Secondo Freud, l'uomomoderno è oltremodo incivilito, ma non per questo cessa di essere uomo, e la sua natura profonda resta ancora quella dei tempi antichissimi. Una volta ...
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Le Paleoscienze. Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Alberto Cazzella
Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Le tendenze interpretative più recenti (Renfrew 1994) [...] ipotizzano l'esistenza di meccanismi cognitivi sostanzialmente analoghi a quelli attuali, per lo meno dopo che l'uomomoderno si era pienamente affermato nel corso del Paleolitico Superiore, intorno a 20.000 anni fa. Se tale ipotesi è valida, si può ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] col. 221; sul piano di riforma di monsignor Sala cfr. F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa (1797-1833), Brescia 2003, pp. 188-197.
5 G. Rocca, Istituti religiosi ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] un saggio introduttivo di G. Sofri, Brescia 1963.
15 F. De Giorgi, Rosmini e il suo tempo. L’educazione dell’uomomoderno tra riforma della filosofia e rinnovamento della Chiesa (1797-1833), Brescia 2003, pp. 535-539.
16 P. Marangon, Il Risorgimento ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...