Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Schiller inizia il percorso letterario come drammaturgo, con un teatro da cui [...] civilizzazione. Il ritorno ai Greci non può avvenire riprendendone i contenuti, ma ritornando alla loro forma armonica. Ma l’uomomoderno non può far altro che prestare le sue forme dall’antichità e Schiller afferma che, nel momento del godimento ...
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PANZA di Biumo, Giuseppe
Roberta Serpolli
PANZA di Biumo, Giuseppe. – Nacque il 23 marzo del 1923 a Milano da Ernesto – nominato conte di Biumo dal re d’Italia Vittorio Emanuele III nel 1940 – e da [...] s’imposero da allora alla sua attenzione «per la violenza con cui affrontano le contraddizioni e i problemi dell’uomomoderno, senza l’oppio delle estetiche e dei divertimenti intellettuali di molti pittori europei» (Panza, 1957, p. 13).
Tra il ...
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ROASENDA, Paolo
Federico Ruozzi
ROASENDA, Paolo (in religione Mariano da Torino). – Nacque il 22 maggio 1906 a Torino da Giovanni Battista, magistrato, e da Angela Rustichelli.
I genitori, entrambi [...] per i già troppi impegni. Nel novembre del 1959 padre Mariano diede vita infatti a un’altra rubrica: Chi è Gesù? L’uomomoderno alla ricerca di Cristo.
Il 21 marzo 1965 iniziò anche la collaborazione con il Radiocorriere TV, all’interno della rubrica ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] un genere vivo, capace di cogliere nuove dinamiche sociali, ma anche di porsi come persistente metafora della solitudine dell'uomomoderno davanti alla morte: e l'aspra violenza che lo caratterizza può essere di volta in volta testimonianza di ...
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CANUDO, Ricciotto
Sisto Sallusti
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 2genn. 1877 da Eugenio e da Emilia Stampacchia. Conseguita la licenza presso la sezione fisicomatematica dell'istituto tecnico di [...] La Nuova Antologia di Roma (1º apr. 1905).
Il C., che si dichiarerà poeta essenzialmente "musicista" e dirà che l'uomomoderno "persegue la musicalizzazione di tutte le arti", era stato, da ragazzo, pianista di talento; dopo la parentesi degli studi ...
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rock
Ernesto Assante
La colonna sonora del nostro tempo
Il termine rock viene utilizzato per indicare la varietà di stili musicali nati dall’evoluzione del rock and roll. È a partire dalla prima metà [...] , il complesso dei Pink Floyd abbracciò, nel decennio successivo, un rock ‘concettuale’ che ragionava sul tema della psiche dell’uomomoderno, come testimonia The dark side of the moon nel 1974, uno degli album più venduti e più longevi in termini ...
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RINALDI, Cesare
Salvatore Ritrovato
RINALDI, Cesare. – Nacque il 12 dicembre 1559 a Bologna da «honorata, et assai facoltosa famiglia», terzo figlio maschio di Sebastiano e di Faustina Cattani.
Non [...] la forza di confessare un suo malessere che egli scopriva angosciosamente dentro di sé, ma che apparteneva già tutto all’uomomoderno (ne indagava in quegli anni la fenomenologia Robert Burton in The anatomy of melancholy, 1621).
Negli ultimi anni di ...
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comunicazioni
Vito Cappellini
Metodi e sistemi per trasferire informazioni a distanza
Il problema delle comunicazioni consiste nella ricerca di soluzioni idonee a trasferire l’informazione da un punto [...] il collegamento alla rete Internet. Queste comunicazioni si sono rapidamente evolute negli ultimi anni tanto che il sogno dell’uomomoderno di ricevere messaggi di ogni tipo (voce, dati, immagini) e comunicare con altri in ogni luogo, in ogni istante ...
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PETRI, Eraclio, detto Elio
Maria Procino
PETRI, Eraclio, detto Elio. – Nacque a Roma il 29 gennaio 1929 da Mario, di famiglia marchigiana attiva nell’artigianato del rame, e da Anna Papitto, ciociara [...] nel 1968 con Vanessa Redgrave e Franco Nero – rappresentò una critica forte dell’intellettuale borghese, della schizofrenia dell’uomomoderno. «Io sono per la liberazione dell’inconscio. La lotta peggiore contro l’inconscio collettivo la fanno le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il 1759 e il 1781 – in occasione delle esposizioni organizzate dall’Académie Royale [...] sublime naturale, le suggestioni rovinistiche, l’esperienza dell’antico, del barbaro e del primordiale come reazione all’uomomoderno civilizzato, ma soprattutto l’evocazione di un’età, quella dei tragici greci, in cui filosofia e arte camminavano ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...