Reso noto in Europa dal film di Akira Kurosawa, Rashōmon (1950) tratto in parte dall’omonimo racconto, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) è uno degli autori più emblematici del periodo Taishō (1912-1926), [...] le foglie morte di bambù erano calpestate, prova che l’uomo, prima di essere ucciso, aveva lottato con tutte le sue senso un’opera squisitamente modernista nel suo mettere a tema il lacerante relativismo dell’uomomoderno e l’indicibilità della ...
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Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] secondo lo studioso, propria soprattutto delle società arcaiche e tradizionali, «L’uomomoderno, che accetta la storia o pretende di accettarla, può rimproverare all’uomo arcaico, prigioniero dell’orizzonte mitico degli archetipi e della ripetizione ...
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All’interno del film Bardo (2022) tutto sembra suggerire che il Messico non è un paese, ma un «pinche estado mental» (tr: un maledetto stato mentale). In particolare, questa frase viene pronunciata per [...] la madre del messicano: da questa contaminazione primigenia tra razze, lingue, culture diverse nasce il messicano di oggi, paradigma dell’uomomoderno su un ponte sospeso tra due opposte sponde, in un limbo che non lo soddisfa, in una perenne ricerca ...
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In un saggio del 1923 dal titolo Ulysses, Order and Myth, a James Joyce e al suo Ulysses, T.S. Eliot attribuisce un’invenzione che aveva «l’importanza di una scoperta scientifica»: quella del metodo mitico. [...] un tentativo di ridargli un ordine e di ricostruirne il significato, mediante un processo che, ricongiungendo la vita dell’uomomoderno ai miti del passato, tenta di restituirle una parvenza di senso e di conferirle una nuova dignità. Questo uso ...
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Il Medioevo: un secolo da illuminare.Sottrarre il Medioevo dalla nomea di secolo buio è un’ardua impresa in cui ogni studioso o appassionato di quest’epoca si cimenta inevitabilmente. Il Medioevo negativo, [...] ambiente bucolico una pastorella che può cedere alle richieste d’amore dell’uomo o, il più delle volte, negarle.Non solo i protagonisti, dall’oblio e di averlo fatto coniugando il linguaggio moderno a quello antico senza creare alcun tedioso stridio, ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] sistemi di pensiero “forte” elaborati nel mondo classico e moderno, intenti a individuare una fondazione ultima e normativa dei disinvoltura, compirà questa azione, esattamente come l’uomo dell’esempio precedente, nonostante le differenze tra gli ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] poveri; nonché molti altri elementi democratici e tipici di un moderno Stato sociale come ad esempio la possibilità di emanare norme ’ebraismo. I riformati hanno eliminato la separazione tra uomo e donna durante le funzioni, tollerano le unioni ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] e, al contempo, delinea l’origine dell’habitus del pensiero moderno, restituendoci le scene primarie, gli schemi e le tracce che presente. È un classico in quanto opera che parla all’uomo di sé, senza cessare mai di raccontare e svelare, invitando ...
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[leggi la prima parte]
Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] Sulla differenza della struttura linguistica dell'uomo e sulla sua influenza sullo sviluppo spirituale -looking” dove hǎo significa “good” e kàn “look”. Anche in ebraico moderno riscontriamo la forma tov-mar’e (טוֹב מַרְאָה), “di bell’aspetto”, che è ...
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L’asse a cui oggi si riconduce principalmente il termine nostalgia è quello temporale: si ha nostalgia della propria adolescenza, a volte di un amico perso, spesso di qualcosa che non c’è stato. Pochi [...] studiosa russa Svetlana Boym, è una «ribellione contro l’idea moderna di tempo, del tempo della storia e del progresso».
di una dittatura. Se c’è qualcosa di difficilmente attaccabile per un uomo, infatti, è il concetto di sé.
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: a) caratteristiche morfologiche principali...
Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in una fase caratterizzata dalle dimensioni...