Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] , ovvero la libertà individuale che offre il benessere e l’indipendenza privata, rischia di annullare quella politica. L’uomomoderno ‘costituzionale’, invece, ha bisogno di entrambe le libertà, ovvero di combinarle assieme. È questa l’alchimia del ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] quindi, preliminarmente indispensabile rimuovere tutte le interpretazioni che hanno inteso e sono tuttora inclini a presentarlo come "primo uomomoderno sul trono" (Burckhardt, 1860, ediz. 1876, p. 71). L'opera di mitizzazione della figura del re di ...
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Vincenzo Ferrante
Abstract
Viene esaminata la disciplina del diritto del lavoratore a godere di ferie annuali retribuite in misura non inferiore a quattro settimane annuali. La disciplina appare più complessa [...] altre ipotesi di sospensione o interruzione del rapporto di lavoro.
Un diritto della modernità
Il diritto alle ferie è una conquista dell’uomomoderno che, sulla scorta dell’esperienza propria della nobiltà europea del settecento (“la villeggiatura ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] concezione medievale lo stesso d. soggettivo acquistò un nuovo valore: l’uomo è soggetto di d. non in quanto è cittadino di uno Dio, e può quindi opporsi allo Stato che li violi.
In età moderna, e in particolare tra l’inizio del 17° e la fine del ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] tempo stesso sociale e politica della vita di relazione. L’uomo è uomo in quanto ‘politico’, cioè in quanto vive in simbiosi con Ciò tuttavia non ha per lui importanza, perché il mondo moderno non è un mondo politico come quello della città antica. L ...
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Il termine c. viene ad assumere una pluralità di significati assai diversi tra loro, a seconda dei contesti storici, politici, sociali e culturali di riferimento. Generalmente, per c. si intende un [...] dall’art. 16 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, secondo cui 1845) e di altri, prese inizio l’indirizzo costituzionalistico nel senso moderno. Questo, successivamente, trovò più compiute formulazioni per merito di A. ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] moderno (Genesi del diritto penale, 1791). Come filosofo fu un convinto assertore della 'filosofia civile', ossia di una riflessione che studia l'uomo civile rispondente alle esigenze dello stato nazionale moderno mirò come a meta ultima l'attività ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Eschilo, nasce da un contrasto continuo tra l’agire dell’uomo e questa superiore giustizia che deve compiersi a dispetto o nel recupero del classicismo, I. Rìzos è attento al post moderno, I. Vikèlas è interprete di tendenze internazionali; oltre a G ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] viene via via abbandonata; per esprimere lo smarrimento che porta l’uomo a ripiegarsi su sé stesso e a meditare sulla vita e via de’ Coronari, via Giulia ecc.) dà un tono modernamente rinascimentale alla città.
Nel 1506 Giulio II decide l’erezione ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] ricerca che impronterà di sé tutta la fisica e la matematica moderna. Con l’affermazione di una possibilità logica di strutturare le forma e di mutua posizione degli oggetti osservabili dall’uomo. Caduta tale concezione con l’avvento delle geometrie ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...