Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] Scuola di Cambridge.
Il problema fondamentale di tutta l’economia moderna è colto perfettamente dal titolo dell’opera più nota di ricchezza (§ 2) dipende dalla capacità di accostare l’uomo all’uomo. Di qui l’importanza del commercio e la critica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] dell’economia non dovesse riguardare le azioni dell’individuo, dell’uomo economico, ma la comunità nel suo insieme, più che la base di diritto […]. Al fondo si trova una contesa moderna tra capitale e lavoro condotta con i metodi antiquati della ...
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FASIANI, Mauro
Domenico Da Empoli
Nacque a Torino il 17 febbr. 1900 da Annibale e Battistina Randone.
La famiglia era originaria di Garessio (Cuneo), dove aveva dimorato per diverse generazioni, ed [...] approssimazione. quella dell'homo corporativus, cioè di un uomo "che si comporti secondo i principi fondamentali della il F. ne ricava la conclusione che "i sistemi tributarii moderni rivelano una tendenza non già ad esentare il risparmio, come tale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] e virtù civile non sia accentuata, poiché egli vede l’uomo libero direttamente come cittadino della polis; al punto che si anche il significato della sua economia civile.
Nella modernità questo cambiamento di atteggiamento nei confronti dell’interesse ...
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Marketing
Giorgio Marbach
Estensione del termine 'marketing'
L'espressione marketing, universalmente nota, si è affermata anche nel nostro paese, nonostante alcuni tentativi di proporne una italiana [...] . Nel 1916 A.W. Shaw poteva infatti già scrivere: "L'uomo d'affari in linea con il progresso effettua accurati studi per identificare non per tale via avvantaggia sia il produttore sia la distribuzione moderna, la quale è così in grado di fornire a ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] e la storia, che hanno uno scopo comune, studiare l'uomo, la società, gli Stati, utilizzando due mezzi, lo spazio e mondo nell'opera di Wallerstein
L'opera principale di Wallerstein è The modern world-system, di cui sono apparsi i primi due volumi, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] grado di coesione sociale è ricorrente: un sistema tributario moderno e una legislazione che impedisca il degrado di segmenti sì invece sanamente liberali, in quanto concorrevano all’elevazione dell’uomo (cit. in L. Einaudi, Il buongoverno. Saggi di ...
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CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] una più larga visione dei problemi, con un più moderno bagaglio culturale che le poneva in sintonia con le è a letto con cento mali di fistole e simili all'…; pover'uomo, dacché è consigliere, è affatto distrutto", informa ancora Pietro Verri il 20 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] 1865-1866, p. 19).
Pellegrino Rossi sosteneva che l’uomo dev’essere sempre considerato un fine e non un mezzo soffitta. Saggi di storia del pensiero economico, Napoli 2009.
Lo Stato moderno e le sue rappresentazioni, a cura di L. Barletta, G. Galasso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] economia naturale a quello di economia parzialmente regolata dall’opera dell’uomo» (Cicli economici, 1932, p. XII), quando, cioè,
attenuare questo stato di fatto?
Poiché lo Stato moderno non può sopprimere la molla del tornaconto individuale senza ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...