MONDOLFO, Rodolfo
Filosofo, nato a Senigallia il 20 agosto 1877; libero docente di storia della filosofia a Padova (1904), professore a Torino (1910), Bologna (1913; privato della cattedra per le leggi [...] carattere attivistico della marxistica "filosofia della praxis": l'uomo crea e sviluppa sé stesso e le condizioni storiche negato ad ogni comprensione dell'infinito) e il pensiero moderno.
Scritti principali: La filosofia della storia di F. Lassalle ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] Révolution française (1847-62) e con la sua azione di uomo politico e giornalista.
Nel 1864 - e quindi nello stesso of the Welfare State, Carlton 1970; T. Parsons, The system of modern societies, Englewood Cliffs 1971 (trad. it. Sistemi di società, 2 ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] non appena si consideri che titolare della sovranità, nei moderni Stati democratici, è il popolo; e che le volontà politico-giuridica e spazio economico. Codesta scissione, che anche lacera l'uomo e lo rompe in un dividuus (l'uno, legato ai luoghi; ...
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Identità personale
Michele Di Francesco
Il problema dell'i. p. ha diretta attinenza con una serie di questioni centrali della filosofia della mente chiamando in causa complesse tematiche metafisiche, [...] di un criterio univoco.
Le origini del dibattito
Il dibattito moderno sull'i. p. nasce con l'Essay concerning human understanding quello criticato da Locke, quando insiste sulla distinzione tra uomo e persona. Gli esperimenti mentali da lui proposti ...
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Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] politica, di cui la r. p. è una manifestazione, è fenomeno moderno, che si manifesta quando a un'entità politica astratta - la nazione che era iniziata con l'Umanesimo, aveva sacralizzato l'uomo, ed era poi sfociata nella sacralizzazione dello Stato, ...
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RITTER, Joachim
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Geesthacht (Amburgo) il 3 aprile 1903, morto a Münster il 3 agosto 1974. Discepolo di E. Cassirer ad Amburgo, vi conseguì la laurea nel 1925 e [...] filosofia pratica nel pensiero aristotelico. Mentre nel mondo moderno diritto, moralità e politica sono stati distinti e culmine del suo movimento. Perciò l'essenza e natura dell'uomo come animale politico e razionale può essere colta soltanto da ...
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ZUBIRI APALATEGUI, José Xavier
Marco M. Olivetti
Filosofo, nato a San Sebastián il 12 aprile 1898; dal 1918 al 1921 compì studi di filosofia e teologia nelle università di Madrid, Lovanio, Gregoriana [...] l'ancoraggio con la realtà, perduto dal pensiero moderno. Il pensiero predicativo smarrisce l'apertura realistica è sempre agente, interagente e costitutiva di un ambiente; l'uomo a sua volta è costitutivamente essere aperto alle cose della realtà ...
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PROBLEMATICISMO
Gustavo BONTADINI
. È una delle correnti principali e tipiche della filosofia contemporanea, di cui anzi può essere considerato come una caratteristica generale. Riguardato sotto questo [...] del pensiero contemporaneo come sbocco della crisi del pensiero moderno; è un clima mentale, uno stile e insieme carattere positivo della crisi (il nuovo concetto del sapere e dell'uomo), la seconda invece quello negativo (la perdita di ogni valore ...
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SCIACCA, Michele Federico
Vittorio STELLA
Filosofo, nato a Giarre (Catania) il 18 luglio 1908. Proveniente dalla scuola di A. Aliotta, diresse con lui la rivista Logos (1937-41); professore di storia [...] il nesso di continuità tra metafisica classica e pensiero moderno, riportando l'idealismo ad un'affermazione della trascendenza. È (Brescia 1950), L'intériorité objective (Milano 1951), L'uomo, questo squilibrato (Roma 1956), Atto ed essere (ivi ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] fiduciosamente alla sua volontà.
Libertà e determinismo presso i moderni
I primi secoli dell’età moderna (15° e 16°) sono caratterizzati da una profonda fiducia nella capacità dell’uomo di forgiare liberamente il proprio destino. Nell’Orazione sulla ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...