In filosofia, concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo significato se ne affianca talvolta un altro che rinvia [...] classica di i. è quella di Platone, che ritiene l’uomo in possesso di tutti i concetti prima dell’esperienza, la quale principio e fondamento della conoscenza vera.
Nel pensiero moderno, accanto alle riformulazioni di un i. contenutistico proprie ...
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Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841); addottoratosi in medicina, fece il direttore di miniere. Fallito un suo tentativo di fondare a Pietroburgo un'accademia cristiana delle scienze, nel 1826 fu chiamato [...] della sua filosofia è la polemica contro il pensiero moderno che, fondandosi sul cogito ergo sum, negherebbe Dio e sconvolgerebbe il vero rapporto dell'uomo con la natura e la società. L'uomo, portatore dell'immagine di Dio nel cosmo, ha infatti ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Livorno 1924- ivi 2005). Partendo da studi di storia della filosofia, applicò le categorie marxiste in chiave storicistico-gramsciana, avendo come oggetto di studio la [...] ritirato dalla vita politica dopo i cambiamenti avvenuti nell'ultimo decennio del Novecento. Oltre alle opere sulla filosofia moderna, si ricordano: Per il comunismo (1972); Il marxismo di Gramsci (1975); Forme della politica e teorie del cambiamento ...
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Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] disincanto del mondo da esso perseguito producesse rispetto per l'uomo e la sua creatività e non meccanizzazione dello sterminio, della storia. I postmoderni vedono nell'I. l'origine di una modernità che è si è esaurita e ha lasciato in eredità miti ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] Marx e, in particolare, per la concezione dell'uomo che trapela dai Manoscritti economico-filosofici. Al tempo che si estende a tutte le forme di vita della società capitalistica moderna, ha il suo luogo di nascita nel lavoro salariato o "alienato", ...
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Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] Hobbes, che pure è all'origine della filosofia politica moderna fondata sul binomio classico tra sovranità statale e diritti individuali e come campo di battaglia il corpo vivente dell'uomo. Rispetto alla radicalità, e anche all'articolazione, della ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] questi linguaggi si danno tracce dell'essenza spirituale dell'uomo, partecipe del verbo divino soprattutto per la sua caratteristica L. Nead, London 1993.
M. Ponzi, Walter Benjamin e il moderno, Roma 1993.
F. Proust, L'histoire à contretemps. Le temps ...
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Studiosa tedesca di teoria della politica, nata ad Hannover il 14 ottobre 1906, morta a New York il 4 dicem bre 1975. Laureatasi in filosofia con K. Jaspers a Heidelberg nel 1928, abbandonò, in quanto [...] della sua politicità (vale a dire del rapporto dell'uomo con gli altri uomini in comunità organizzate) viene male, 1964); nell'analisi della rivoluzione come fenomeno essenzialmente moderno inteso a liberare e a produrre libertà: On revolution ...
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SCHAFF, Adam
Giuseppe Bedeschi
Filosofo, nato a Leopoli il 10 marzo 1913; ha studiato a Leopoli e alla Éccole des Sciences politiques a Parigi; nel 1945 si è laureato in filosofia all'università di [...] si è articolata intorno a tre filoni centrali: la filosofia dell'uomo, la teoria della conoscenza, la filosofia del linguaggio. Egli ha reggono all'esame condotto da un punto di vista scientifico moderno.
Nei suoi saggi di linguistica S. ha cercato di ...
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utopia
Stefano De Luca
Un sogno che può trasformarsi in incubo
Utopia è il titolo del romanzo di Tommaso Moro (1516) nel quale si narra di un’isola immaginaria dove era stata realizzata una società [...] la convivenza umana. Proiettando all’indietro questo termine moderno si può quindi sostenere che la prima grande , ma la società giusta e felice che, grazie al progresso, attende l’uomo nel futuro. Non a caso, le nuove utopie – ispirate al socialismo ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...