NU‛AIMĀ, Mikha'il
Francesco Gabrieli
Poeta, narratore e saggista arabo libanese, nato a Biskinta il 17 ottobre 1889. Partecipe dell'emigrazione araba oltre Oceano, conobbe ancor prima un'eccezionale [...] L'ultimo giorno" [diario], 1963; Yā bna Ádam, "O figlio dell'uomo", 1969; ecc.), ove a una felice fantasia si unisce l'espressione di culturali arabi.
Bibl.: F. Gabrieli, L'autobiografia di M. Nu‛aimā, in Oriente moderno, XLV (1969), pp. 381-87. ...
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KOESTLER, Arthur
Salvatore Rosati
Scrittore di lingua inglese, nato a Budapest nel 1905. Studiò all'università e al Politecnico di Vienna, poi divenne corrispondente di varî giornali dall'estero. Appartenne [...] orientamento ebbe forte influenza negli Stati Uniti. Non grande pensatore, il K. è uomo di acuta sensibilità sociale e avverte assai bene l'inadeguatezza del moderno mito economico. Altre sue opere: Gladiators, 1939; Twilight Bar, 1945, trad. it.: Il ...
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HERMANS, Willem Frederik
Jeannette E. Koch Piccio
Poeta, romanziere, saggista nederlandese, nato ad Amsterdam il 1° settembre 1921. Più che la sua poesia, espressione cerebrale di una personalità vulnerabile, [...] l'assurdità dell'esistenza, l'alienazione e la solitudine dell'uomo, motivi nei quali si riconoscono influssi di Kafka e di 1975) coglie malignamente aspetti del mondo universitario moderno. Si mostra corrosivo distruttore di reputazioni consolidate ...
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ROŻEWICZ, Tadeusz
Pietro Marchesani
Poeta, prosatore e drammaturgo polacco, nato a Radomsko il 9 ottobre 1921. Nelle prime raccolte di versi di R., uno dei più insigni scrittori polacchi contemporanei, [...] . parz. ivi), Twarz trzecia (1968, "Volto terzo"), Regio (1969), domina la riflessione inquieta sulla condizione esistenziale dell'uomo nel mondo moderno. Sia la prosa che il teatro di R. si muovono nell'ambito della stessa problematica della poesia ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] eco dei metri antichi, di qui dall'altra i molti nomi moderni e stranieri che tengon luogo del Cantabro e dello Scita, del suoi affetti, del suo vivere raccolto di gentiluomo e di uomo pio, contento del suo piccolo ristretto mondo, estraneo ai grandi ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] più ispirata e rivelatrice, e di valori d'una più libera modernità e nel campo degli affetti e degli ideali umani e politici , è il nostro spirito; chi non la prova può dirsi un uomo di parecchi secoli addietro smarritosi per caso in mezzo a noi. Ed ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] si desidera»; c'è l'orgoglio del «nostro bel reggimento moderno», superiore «d'assai» (l'assicura, senza fatica, Pietro Aretino in questo «libertino» all'acqua di rose - Loredan è l'uomo che vota per il rientro dei gesuiti, che dispone di indossare, ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] romanzo di Georges Perec, La vie mode d'emploi (1978), moderna 'commedia umana' sulle vicende degli inquilini di uno stabile di di affermazione economica e sociale; la sfida 'uomo contro uomo' si offre quale spunto metaforico della lotta di ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] uno scrittore come l'Aretino. E così l'immagine dell'uomo del suo tempo è una strada per giungere allo scrittore deciso di B. Croce (Bari, Laterza, 1916, «Biblioteca di cultura moderna», 81) e Mario Baratto, Commedie di Pietro Aretino, in «Belfagor ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] che la Storia d'Italia è un capolavoro che abilita i moderni a stare alla pari con gli antichi; in secondo luogo Guicciardini , così disincantata dal punto di vista del giudizio sull'uomo e sulla possibilità di conoscere-controllare la storia, non ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...