L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] in quella lectio divina creaturale che si rivela La messa dell’uomo disarmato (1989) di Luisito Bianchi.
Sul secondo polo, e sulla scia di Asor Rosa («Nella letteratura italiana moderna, in principio era il romanzo storico, e nel romanzo storico in ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] . Essi sono quindi costretti a condannare Rousseau e il romanticismo, il soggettivismo e il naturalismo moderni. Analogamente, Y. Winters, uomo di gusti modernisti, legato in qualche modo al New Criticism, giudica la poesia in base a criteri morali ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] principio franco-americano dell'universale uguaglianza dei diritti dell'uomo e il principio pre-ottocentesco della nazione. Lo da mezzo secolo almeno travagliavano, e adesso risvegliano e creano moderna ed europea, la Penisola. Onde son ora, o hanno ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] ritornare in Italia, egli sarebbe pur sempre l'esule - l'uomo costretto all'esilio da un paese dove non si riconosceva libertà di del nostro Risorgimento, spesso preoccupati di far troppo poco moderno Bruno se non lo fanno coincidere tal quale con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] su cui si fonda la poesia. E con sarcasmo irrise la moderna «scienza dell’animo umano», che per poco «non s’espone si descrivono gli effetti di alienazione del cinema, che degrada l’uomo a semplice «mano che gira la manovella» della cinepresa.
Con ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] non dire ambiguo, soprattutto se si pensa che l’uomo che scriveva questa proposta era destinato a diventare pochi 700.
62 Cfr. Giorgio Falco, La questione longobarda e la moderna storiografia italiana, in «Rivista storica italiana», lxiii (1951), fasc ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] rivolto ora anche a una candida celebrazione del personaggio come uomo caritatevole e sincero se non pio, e non solo p. II, cap. IV «Il motto e l'arguzia nel senso moderno» (pp. 180-198). Per riprendere più concretamente la questione si dovrà ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] tutte le sue pesanti remore, era pur sempre l'Italia più moderna, la terra di Beccaria, di Verri, dei Vasco, di Gianni proprio questo è importante - un tormento nuovo rode dall'interno quest'uomo e lo porta a tentare di riformare le forme e la ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] "l'aspetto miserabile, e dispregevolissima tutta quella gran parte dell'uomo, che è la sola a cui guardino i più" ( A. La Penna, Tersite censurato e altri studi di letteratura fra antico e moderno, Pisa 1991; M. Fubini, Foscolo, L. e altre pagine di ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] fortuna nelle cose umane» e cioè (per dirla alla moderna) il peso di quegli elementi che sono imprevedibili perché noi tra l'umano e il ferino, e descrive il suo principe per metà uomo e per l'altra metà belva; e perché non cada dubbio sulla purezza ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...