GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] e XIII, Viterbo 1963, pp. 94 s.; B. Ceva, Brunetto Latini. L'uomo e l'opera, Milano-Napoli 1965, pp. 22-25, 179-186; M. Firenze 1989, p. 62; Q. Skinner, Le origini del pensiero politico moderno, I, Il Rinascimento, Bologna 1989, pp. 92-94, 102, 111, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] di F. Gabrieli, Alpignano 1990.
Studi storici sul secolo Omayyade, Napoli 1993.
Bibliografia
R. Traini, Francesco Gabrieli ‘uomo intero’, «Oriente moderno», 1999, 3, pp. 3-17.
F. Tessitore, La storiografia etico-politica di Francesco Gabrieli, in Id ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] il Dizionario vuol essere una protesta "contro il mondo moderno, contro il mondo quale s'è venuto disfacendo da cinque gli insegnamenti di Gesù Cristo […] Inutile occuparsi di riforme; l'uomo si riformi sul Vangelo: e la faccia del mondo cambierà" ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] della sua cultura soltanto, ma di tutta la sua inquietudine di uomo. Del resto, anche nelle pagine più famose, come il lamento povero di sostanza lirica, e quello che ad un lettore moderno deve suonar più arcaico e lontano; eppure non può essere in ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] si stabiliva un'assidua frequenza. D'altra parte, l'esperienza moderna ci fa meno diffidenti o restii al frammento e, di un di ser Brunellesco, innalzando tanto l'architetto, lo dimostra tuttavia uomo tra gli uomini, tra le faccende, i contratti, gli ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] ha riconosciuto Leone X). Ma certamente è l'I. l'uomo investito da un carro nei pressi dell'Arco di Tito, ritratto CCXXXVII; A.F. Giachi, Saggio di ricerche sopra lo Stato antico e moderno di Volterra, Firenze 1786, pp. 156 s.; Appendice, Siena 1798, ...
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ALICATA, Mario
Albertina Vittoria
Di famiglia siciliana, nacque l'8 maggio 1918 a Reggio Calabria dove il padre, Antonino, ingegnere capo del Genio civile, aveva l'incarico della ricostruzione della [...] l'unica via per essere coerentemente un "filosofo moderno", mi apparve vero anche al livello della moralità della cospirazione, in Vie nuove, 15 dic. 1966; R. Guttuso, L'uomo dei tempi difficili, in Rinascita, 1º dic. 1967; G. Galasso, Letteratura ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] Paolo, e dall'Arteaga la dichiarazione che "nessun dramma moderno e scritto con uguale vaghezza", mentre invece non e neppure 'Acton venne a sapere di essere stato indicato come "uomo pieno di occulte relazioni per eccitare tumulti nei governi, ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] e gli stimoli fecondi che dal f. ha tratto la moderna teoria letteraria), interessa qui mettere in chiaro il tipo chiede Tynjanov, qual è "il protagonista" del cinema? Non "l'uomo visibile" oppure "l'oggetto visibile", come ritiene Béla Balász, bensì ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] 'Italia del secolo XIV si elabora primamente il volto della moderna civiltà, che si maturerà, dapprima nella scia dell'arte 'ambito di una concezione trascendente della missione assegnata all'uomo singolo. Anche la formula, che si viene elaborando ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...