(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] degli elementi che portarono alla creazione nel 1929 a New York del Museum of Modern Art: i nomi delle sue fondatrici (L.P. Bliss, M. Quinn generale dell'umanità, sintesi delle conoscenze dell'uomo sull'uomo, sviluppando l'idea di un 'museo- ...
Leggi Tutto
Rete
Mario Salerno
Tomás Maldonado
Cesare Emanuel
Nel campo delle telecomunicazioni, il termine rete indica genericamente un insieme di circuiti e altri impianti mediante i quali viene svolto un servizio [...] connessioni sia di tipo macchina-macchina, sia di tipo uomo-macchina. L'applicazione più rilevante di tali r. è G. Bracchi, S. Campodall'Orto, Milano 1994.
Ph.-O. Rousseau, La modernité à marche forcée, in Géopolitique, 84, hiver 1994-95, pp. 24-32. ...
Leggi Tutto
RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] è né Gentile né Ebreo, né barbaro né Scita, né schiavo né uomo libero, ma il Cristo è tutto in tutti" (Paolo, Ai discrimination in Britain, Londra 1986; La teoria della razza nell'età moderna, a cura di G. Gliozzi, Torino 1986; F. Castradori, Le ...
Leggi Tutto
CULTURALE L'a. c. è una branca delle scienze antropologiche sviluppatasi con tale nome (cultural anthropology) negli Stati Uniti, e quindi entrata come disciplina autonoma nel mondo scientifico e accademico [...] termini secondari per indicare i vari momenti e aspetti dello studio dell'uomo. Perciò nascevano l'a. c. e l'a. sociale come negli sforzi ricorrenti perseguiti nei vari campi della scienza moderna. Non a caso l'a., nelle sue varie specificazioni ...
Leggi Tutto
Per l'e. moderno, uno dei più importanti movimenti sociali della seconda metà del 20° sec., nato negli anni Sessanta e consolidatosi nel ventennio successivo, gli anni Novanta sono stati un periodo di [...] dopo la storica Conferenza di Stoccolma.
A Stoccolma per la prima volta era stata riconosciuta la responsabilità dell'uomo nei confronti delle generazioni future per la protezione della natura, la necessità di integrarla nei programmi di sviluppo ...
Leggi Tutto
. Traduzione approssimativa dell'espressione inglese mass-media; la locuzione designa ormai l'insieme dei mezzi per far sapere, divulgare, diffondere messaggi significativi, carichi di significazioni, [...] alla trasmissione, sta scomparendo. Da una tale constatazione, McLuhan fa derivare una spiegazione del mondo moderno. Una volta, prima dell'invenzione della scrittura, l'uomo viveva una vita piena e completa, globale, in una comunità integrata. Tra l ...
Leggi Tutto
In prima approssimazione l'a. si può considerare come quel complesso di fenomeni che si manifestano nell'imposizione dall'alto, in forma gerarchica e con il ricorso alla coercizione, di comandi, ordini, [...] autoritari non si propongono né di cambiare l'uomo né di modernizzare la società. Lasciando un certo Mass.) 1975, vol. 3, pp. 175-411; A. Perlmutter, Modern authoritarianism. A comparative institutional analysis, New Haven-Londra 1981; Mort des ...
Leggi Tutto
MORIN, Edgar
Sandro Bernardini
MORIN, Edgar (pseud. di Nahoum, Edgar)
Sociologo francese, nato a Parigi l'8 giugno 1921. Laureato in lettere e diritto all'università di Tolosa, nel 1945 divenne capo [...] metodologiche ed epistemologiche. L'"umanità dell'uomo", secondo M., è caratterizzata, oltre e M. Ceruti (1990).
Bibl.: F. Alberoni, Introduzione a E. Morin, Medioevo moderno a Orléans, Torino 1979, pp. 9-11; Lotus International, 23 (1979), 2; 27 ...
Leggi Tutto
antropologia
Gabriella Spedini
La scienza che studia l'uomo
L'antropologo studia l'uomo, che fa parte del regno animale, con lo stesso metodo scientifico utilizzato dallo zoologo per studiare gli altri [...] molto robusto per mantenere il corpo in posizione eretta, come nell'uomo, vuol dire che i resti appartenevano a una specie che si uomo
Il primo rappresentante della nostra specie è comparso in Africa circa 200.000 anni fa. Il suo corpo era 'moderno', ...
Leggi Tutto
Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] un cieco destino e diventa sempre più creazione dell'uomo, l'uomo, con la perdita dell'elemento utopico, verrebbe (a cura di), Der utopische Roman, Darmstadt 1973.
Wells, H. G., A modern utopia, London 1905.
Wells, H. G., The works of H.G. Wells, 26 ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...