Guerre dimenticate
Marina Forti
L’espressione guerre dimenticate si è affermata nel vocabolario politico-giornalistico italiano nei primi anni del 21° sec. e contiene in sé una connotazione polemica: [...] patriarcali di onore e appartenenza: colpire il nemico (uomo) attraverso la violazione delle sue donne. I primi c’è uno Stato (anzi, una superpotenza dotata del più moderno e schiacciante arsenale militare) e dall’altro un soggetto non statale ...
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ALESSANDRO Farnese, duca di Parma, Piacenza e Castro
Léon van der Essen
Nacque il 27 agosto 1545 a Roma, da Ottavio, allora prefetto della città, e da Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo [...] in sé la maggior parte delle qualità che individuano l'uomo di stato superiore. Era uno spirito lucidissimo e pratico al autonoma, ed è quindi il creatore del Belgio moderno. Ristabilendovi il culto cattolico e reintroducendovi l'obbedienza al ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] ottocentesche, poco pratico del mondo e dell'economia moderni, nel quale restavano vivi atteggiamenti nel contempo sovversivi , meridionalismo, libertà della cultura): egli fu l'uomo politico italiano di parte non comunista che intrattenne il ...
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CANCELLERIA DELL'IMPERO
WWalter Koch
Durante il lungo regno di Federico II, si possono distinguere nella struttura della sua cancelleria e nella forma dei relativi documenti almeno tre ampie fasi, che [...] circa quaranta documenti, identificato come Ulrico di Bollingen ‒ un uomo della 'prima ora' ‒ già al servizio come scrittore che abbiamo di fronte coniuga, nella sua solennità, tradizione, modernità e monumentalità. L'adozione della Bolla d'oro ci è ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] cautele che si impongono allo studioso che voglia comprendere realtà, profondamente estranee al moderno mondo occidentale, in cui i fenomeni religiosi investono la vita sociale dell'uomo in tutte le sue forme.
A Heidelberg K. entra inoltre a far ...
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I fondamentalismi nel mondo contemporaneo
Enzo Pace
L’anno terribile
L’attentato dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York può essere considerato, a tutti gli effetti, un evento cerniera [...] terroristico non costituisce certo una novità nel corso della storia moderna e contemporanea. Ciò che appare nuovo è l’emergere ampia: riconducendo le differenze di genere fra donna e uomo all’ordine proprio di una società patriarcale, restaurando la ...
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Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] parola, con significati e modalità che già si avvicinano a quelli moderni. La tendenza a costruire l'obbligazione politica, i poteri d'imperium al dominio naturale, e in sé ingiusto, dell'uomo sull'uomo, del più forte sul più debole. Proprio per ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] "la più grande controversia doganale che ricord[asse] la storia moderna, maggiore di quella che si agitò dal 1838 al 1846 pel 17-91; O. Fantini, L. LUZZATTI, Luigi sociologo, economista, uomo di Stato nel 25( anniversario della morte, Roma 1952; M. ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] , sul piano storico, affermava esattamente la stessa cosa: il moderno concetto di Stato era ultimamente frutto del deismo (per il declino alla «intensità messianica del cuore, del singolo uomo interiore, che attraversa la sofferenza»35. Ci sembra ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] uomo. Per Bacone, e dopo di lui per molti 'moderni', l'antichità rappresenta l'infanzia dell'umanità, mentre il mondo moderno e di recente, da un lato con la nascita della scienza moderna e lo sviluppo di nuove tecniche rivolte al dominio della natura ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...