BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] e resero universale la sua fama, come quella dell'uomo meglio informato su tutti gli argomenti dell'antica storia 242v e C IV 23, cc. 56r-84r, 292r-314v), nonché del teatro moderno italiano e francese (Ibid., estratti da commedie di Molière: C. IV 9, ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] di Cicerone, opera assai apprezzata nell'antichità ma conosciuta in epoca moderna solo in minima parte (il Somnium Scipionis) e fino ad dalla mano del tempo, sarà egli per questo un grand'uomo da far trasecolare l'Europa e insuperbire l'Italia?" (I ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] per intervento diretto del Suo spirito sullo spirito dell'uomo". In queste parole sono fermati insieme tanto il traccia, nelle lettere pubblicate, di reazione alla condanna dei modernisti: solo un generico compianto per la sorte del Fogazzaro. ...
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MANCINI, Giacomo
Paolo Mattera
Nacque a Cosenza il 21 apr. 1916 da Pietro e da Giuseppina De Matera. Crebbe in una famiglia socialista, dominata dalla figura del padre, deputato del Partito socialista [...] in porto questa linea, vide aprirsi una nuova stagione quale uomo di governo: il primo incarico fu quello di ministro della M., che condusse una campagna elettorale molto incisiva e moderna, conseguì una notevole vittoria.
In Calabria il PSU ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] informano sulla professione del padre – indicato come armiger, ossia uomo d’armi di rango non elevato –, fugando ogni dubbio concentrarvi tutte le magistrature finanziarie della Repubblica.
Alla modernità dell’idea di un palazzo per uffici corrispose ...
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FANO, Giulio
Mario Crespi
Nacque a Mantova, da Benedetto e da Angelica Viterbi, il 29 marzo 1856. Compiuti nella sua città gli studi liceali, durante i quali fu allievo in filosofia di R. Ardigò, s'iscrisse [...] Lipsia tra il 1852 e il 1856, che lo rivelò fisiologo moderno e sperimentatore fedele alla più rigida metodica di lavoro, segnò XI [1913], pp. 203-209; Appunti sintetici, V, Fisiologia dell'uomo, ibid., XII [1914], pp. 73-80; Appunti sintetici, VI, ...
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CARNELUTTI, Francesco
Giovanni Tarello
Nacque a Udine il 15 maggio 1879da Giuseppe e da Luisa Missiaglia. Dopo gli studi classici a Treviso si indirizzò alla giurisprudenza, iscrivendosi all'università [...] mostrano di attingere alla filosofia perenne: è libero l'uomo? si chiede il C. in una lezione del 1947alla di F. Ferrara, in Quaderni fiorent. per la storia del pensiero giurid. moderno, I(1972), pp. 229-41; G. Capograssi, Leggendo la "Metodologia" ...
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BAIAMONTI, Antonio
Angela Tamborra
Nato a Spalato in Dalmazia, il 3 sett. 1822, da nobile famiglia probabilmente originaria di Parenzo in Istria, e divenuta spalatina da oltre trecento anni, il B. ricevette [...] Di qui la richiesta (1856) di un porto moderno a Spalato che, nel quadro della vasta politica sottolineava il consenso di tutti intorno alle qualità e alle capacità dell'uomo: egli conservò la carica di podestà, salvo una breve interruzione ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] l'istituzione della sala romana e della sala del Risorgimento.
Uomo eclettico, di cultura vasta, nutrita di curiosità e ampie più esclusivamente classici, anzi talora moderni e modernissimi; stile, ancor più libero e più moderno di quel del D'Annunzio ...
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CREDARO, Luigi
Patrizia Guarnieri
Nacque a Colda, frazione di Sondrio, il 15 genn. 1860, primogenito di poverissimi contadini, Andrea e Maria Baldini, analfabeti, e per le condizioni economiche della [...] C. voleva mostrare che l'antico scetticismo, come il criticismo moderno, respingendo la metafisica del vero e del bene, non : L. C., ibid., XXVII (1934), pp. 129-37; L. C. L'uomo e Cenni biografici, ibid., XXVIII (1935), pp. 153-62; L. Cappiello, Il ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...