L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] si manifestò, fra l’altro, nel vivace scambio di idee fraAntonio Fogazzaro, assai vicino alle posizioni moderniste, eFilippo Crispolti, uomo di fiducia della Santa Sede22.
Fu però il congresso di Napoli della Federazione nazionale insegnanti scuola ...
Leggi Tutto
Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] solo un terzo delle latterie era provvisto di un moderno equipaggiamento tecnico. Inoltre, nella terra friulana, l’ del Comitato rifondatore della Cci, Luigi Corazzin, era un uomo Dc come tutti i presidenti succedutisi alla guida confederale sino ...
Leggi Tutto
L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] le concorrenti: Laterza è ancora alla «Biblioteca di cultura moderna» nata 1902, l’Einaudi coltivava i suoi «Saggi 2003, con una ampia bibliografia.
42 Di Bernanos uscirà nel 1959 Un uomo solo dalla Locusta e farà cinque edizioni in 18 anni.
43 Cfr. ...
Leggi Tutto
Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] con Newton e con l'opera di diffusione della scienza moderna compiuta dalla Royal Society, ma anche con la coincidenza tra . La vita in società non è qualcosa di esclusivo dell'uomo: se già nella seconda metà dell'Ottocento gli studi pionieristici ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Se il cinema è tornato con tanta frequenza su questo mito della modernità, è perché è attratto da tutto ciò che ha a che fare del muto, Der Golem (Il Golem, 1920) di Paul Wegener, L'uomo meccanico (1922) di André Deed e Metropolis (1926; Id.) di ...
Leggi Tutto
Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] grande prova, a cui possa essere messo l’amor proprio dell’uomo; è un impegno a praticare le opere difficili e disgustose potè guidarli per darci una prova della sua protezione»63.
La modernità della Madonna di Pompei e di padre Pio
Il culto della ...
Leggi Tutto
Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] società, si è detto, nasce e si sviluppa insieme al mondo moderno, il che vuol dire che essa non si pone nelle società premoderne l'intera attività spirituale, per cui si forma un particolare uomo di lettere o di cultura o di pensiero, che prenderà ...
Leggi Tutto
Sport e arte nella storia
Marco Bussagli
Le culture preistoriche ed etnografiche
Il rapporto fra sport e arte, sia pure con modalità diverse e legami più o meno stretti in funzione dei differenti momenti [...] .
G.L. Mosse, The image of man, Oxford, Oxford University Press, 1996 (trad. it. L'immagine dell'uomo. Lo stereotipo maschile nell'epoca moderna, Torino, Einaudi, 1996).
M. Pignatti Morano, N. Di Santo, P. Refice, E42. L'immagine ritrovata, Catalogo ...
Leggi Tutto
Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] , abbia affermato che il capo del governo era «un uomo di prim’ordine», e che si era convenuto sull’opportunità e Luigi Sturzo, Roma 1961; P. Ungari, L’idea del partito moderno nella politica e nella sociologia di L. Sturzo, «Rivista di sociologia», ...
Leggi Tutto
La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] di Filippo De Filippi, l’autore della celebre conferenza su «l’uomo e le scimmie» del 1864, che tanto contribuì a far discutere Roma, 3° vol., La sua vita e la sua cultura tra età moderna ed età contemporanea, a cura di M. Belardinelli e P. Stella, ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...