MITO e MITOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Konrad Theodor PREUSS
. Il mito come elemento dei fenomeni religiosi. - Per precisare la posizione del mito nel campo della religione, è necessario [...] in cui esso attualmente si presenta. Quando, per es., l'uomoprimitivo riesce a fare buona preda nella caccia, o quando gli o nel fuoco. Ma questo era anche, per i primitivi, inconcepibile; e perciò queste catastrofi poterono trovare posto soltanto ...
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FOLKLORE (ingl. folk-lore, dalle voci, ora antiquate, folk "popolo", e lore "dottrina")
Raffaele Corso
Il termine fu foggiato dall'archeologo J. W. Thoms, che lo propose all'Athenaeum di Londra il 22 [...] prevale il concetto antropologico, limitato col primo nel senso che il folklore rappresenta "l'antropologia in relazione all'uomoprimitivo, di basso stadio, a base di empirismo e di tradizionalità della conoscenza"; ed esteso col secondo nel senso ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] d'animo della vita degli animali, e con un po' di fantasia, di fissare le Dimensionen dei sentimenti degli uccelli:
L'uomoprimitivo, poiché in principio non fu la parola ma l'azione, sarà stato imitatore del canto e dei gridi degli animali, e i ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] a lui erano misteriosi agenti di morte, esistevano anche agenti di salvezza, specie nelle piante. Non per questo però l'uomoprimitivo venne meno al principio di religiosità che gli faceva vedere dovunque la nota di un dio. È questo un punto di ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] e farsi aggregare al gruppo o alla classe sociale cui avrebbe diritto. I morti non onorati rappresentano, per l'uomoprimitivo, la più terribile classe degli spiriti: privi di mezzi, di sede, di focolare, essi reagiscono contro i viventi, trattandoli ...
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ZOOTECNIA (dal gr. ζῷον "animale" e τέχνη "arte", fr. zootechnie; sp. zootecnía; ted. Tierzuchtlehre; ingl. animal husbandry)
Renzo Giuliani
È la scienza che s'occupa dell'origine, evoluzione, produzione, [...] quanto l'evoluzione di questa è strettamente legata all'addomesticamento e all'allevamento degli animali. L'uomoprimitivo era essenzialmenie cacciatore e pescatore; con l'addomesticamento e conseguente asservimento degli animali egli divenne pastore ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] corpo, e soprattutto facendo corrispondere le dita delle mani e dei piedi agli oggetti da numerarsi, si presenta già presso l'uomoprimitivo, come specialmente risulta, oltre che dalle abbondantissime notizie intorno ai gesti numeratori presso i ...
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RISORSE
Umberto Colombo-Giuseppe Lanzavecchia
L'uomo, per vivere, ha sempre avuto bisogno di ricorrere alle r. offerte dal pianeta − territorio, acqua, aria, cibo, materie prime (vegetali, animali, [...] di r. e di come utilizzarle, la natura dei problemi da affrontare, il centro degli interessi. Così, mentre per l'uomoprimitivo interesse primario era la tutela e difesa del territorio come area vitale per la sua sussistenza, analogamente a quanto fa ...
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GRIMM, Jacob Ludwig Karl
Lorenzo BIANCHI
Filologo e scrittore tedesco, fondatore della germanistica, fratello di Wilhelm (v.), nato il 4 gennaio 1785 a Hanau (Assia), morto a Berlino il 20 settembre [...] (metafonia), Ablaut (apofonia), Brechung (frattura); volle spiegare la differenza del genere grammaticale rifacendosi all'uomoprimitivo, fornendo così contributi fondamentali al metodo della moderna scienza comparativa del linguaggio.
Tra i due ...
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LUBBOCK, John, barone di Avebury
Herbert John FLEURE
Giuseppe MONTALENTI
Studioso inglese, nato a Londra il 30 aprile 1834, morto a Ramsgate il 28 maggio 1913. Si rese largamente noto come banchiere, [...] 'antropologia. Amico di Th. Huxley e di C. Darwin, il L. fu uno dei primi a comprendere che lo studio dell'uomoprimitivo mirava a compiere una sintesi storica. Questa sintesi egli abbozzò nel suo libro Prehistoric Times (1ª ed., 1865; 8ª ed., 1913 ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...