Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomoprimitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] delle malattie mentali e della criminalità (B.-A. Morel; V.-J.-J. Magnan; C. Lombroso).
Lombroso definiva caratteri degenerativi (o stigmate d.) le anomalie fisiche che avrebbero contrassegnato l’aspetto ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] alla religione. È credenza, infatti, di tutte le civiltà primitive che la malattia, la guarigione e la morte siano inscrivibili impiegata, come sopra accennato, già dall'uomoprimitivo, che allora raggiunse una sorprendente perfezione tecnica ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] sulla flogosi secondo la quale ogni patologia è in definitiva, all'origine, malattia dello spirito, sostenne infatti che l'uomoprimitivo era immune da malattie in quanto privo di coscienza e quindi di senso di colpa, e indicò nel fitto intreccio ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] si è arrestato il degenerato). Ma il confronto (fisiognomico, antropometrico) non era istituito solo sul piano diacronico, con l'uomoprimitivo e i suoi antenati scimmieschi, ma anche su quello sincronico, con i soggetti appartenenti alle varie razze ...
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Capelli
Rosadele Cicchetti
Onorio Antonio Carlesimo
Stefano Calvieri
red.
Si chiamano capelli i peli che coprono la parte alta e posteriore del capo. La loro struttura è quella dei peli comuni, dai [...] dalla pelle, oppure può essere stata vantaggiosa, insieme allo sviluppo delle ghiandole sudoripare, nel momento in cui l'uomoprimitivo passava lunghe ore alla ricerca del cibo nella savana, dopo la riduzione delle foreste. Capelli, sopracciglia e ...
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taglio, strumenti da
Giorgio Bertoni
Dai coltelli di pietra ai coltelli di luce
Selci, coltelli, forbici, ma anche spade e bisturi: sono migliaia le forme che gli strumenti per tagliare hanno assunto [...] Servivano diversi attrezzi per rendere la vita meno disagevole in un mondo ostile. Tra i primi strumenti inventati dall’uomoprimitivo ci furono sicuramente quelli utilizzati per tagliare oggetti e alimenti. È molto probabile che i primi successi in ...
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cervello e sistema nervoso
Margherita Fronte
Una macchina prodigiosa
Se riusciamo a pensare, muoverci, ricordare o provare un sentimento, lo dobbiamo all'attività del cervello e del sistema nervoso. [...]
La neocorteccia è la parte più esterna del cervello: nell'uomo è attraversata da solchi e scissure, che hanno permesso agli studiosi l'intelligenza di una specie: il cervello del primitivouomo di Neandertal pesava infatti più del nostro, ma la ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] 7° giorno dalla fecondazione, cioè alla gastrulazione (stadi 7-8). All’11°-13° giorno è lo stadio 10, in cui ha inizio la linea primitiva che si completa nello stadio 12 di 19 giorni. La lunghezza del disco embrionale è di 0,7 mm. Alla fine della 5a ...
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Organo proprio dei Vertebrati, dotato di due attività essenziali per la vita: la funzione escretoria e quella endocrina.
Anatomia comparata
I r. si originano, nell’embrione dei Vertebrati, dal mesomero [...] abbia alcuna funzione escretoria e presto degeneri, sostituito dal r. primitivo. Il dotto del pronefro, che si apre nella cloaca, diviene numerosi: si calcola, per es., che ciascun r. dell’uomo contenga circa 1 milione di corpuscoli renali. Anche il r ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...