specificità In biologia, proprietà per cui specie, oppure organismi, sostanze ecc., hanno comportamenti o attività particolari che li differenziano da altre specie, organismi. La s. di specie, cioè l’unicità [...] 40 e più specie di organismi eucarioti studiate. Il citocromo di Uomo, rispetto a quello di cavallo, differisce in 12 dei 104 identica funzione enzimatica, con la medesima efficienza qualunque sia la specie mitocondriale con cui vengano fatti ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] In Italia è proibita la ricerca sugli embrioni, qualunque ne sia la finalità, mentre è consentito eseguire che in altre avviene in modo intermittente. Che esista anche nell'uomo la possibilità di una riproduzione che si verifichi per lo sviluppo ...
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SOCIOBIOLOGIA
Stefano Scucchi
La s. è la branca della biologia che si occupa dello studio sistematico delle basi biologiche di tutti i comportamenti sociali. Essa deve la sua formalizzazione a E.O. [...] neodarwiniani di filogenesi e selezione naturale all'uomo nel tentativo di analizzare il significato adattativo del (Mayr 1983), può essere applicato a tratti caratterizzati da qualunque grado di plasticità. L'imitare i tratti comportamentali che ...
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MEMORIA
Alberto Oliverio
Bruno Antonini
(XXII, p. 829; App. IV, II, p. 428)
Neurobiologia. - Oggi esiste un consenso generale sul fatto che i processi mnestici rispondano a un passaggio dalla m. a [...] and neural Biology, 38 (1983), pp. 133-38; J.-P. Changeux, L'uomo neuronale, Milano 1983; G. M. Edelmann, E. Gall, W. W. Cowan, il sistema decimale oppure mediante il sistema binario. Qualunque sistema fisico possa esistere in due stati stabili ...
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Natura, protezione della
EEdward M. Nicholson
Massimo Severo Giannini
di Edward M. Nicholson e Massimo Severo Giannini
NATURA, PROTEZIONE DELLA
Conservazione della natura
di Edward M. Nicholson
sommario: [...] da un senso di sgomento innaturale, aldilà di qualunque sentimento ispirato da cose materiali". Gessner esprime tipo sta in gran parte nel fatto che da esse in poi l'uomo occidentale ha dovuto cambiare il suo modo di intendere il proprio rapporto con ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] un'epoca precisa, ma tutti i tipi di rocce possono formarsi in qualunque periodo: per esempio il granito non è la roccia più antica ma o addomesticare; ma è tutto da dimostrare, anche se l'uomo, unico fra gli esseri viventi, può in effetti alterare l ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] tutte le specie viventi o quanto meno di quelle più evolute, l'uomo in primis.
La Stazione Geodetica Laser Italiana (SGLI). Frutto di un buone condizioni, per analizzare il DNA basta un qualunque frammento organico. Nel 1985 la tecnica del ...
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AMBIENTE, TUTELA DELL'
Richard B. Stewart e Emilio Gerelli
Tutela dell'ambiente
di Richard B. Stewart
Introduzione: la nascita della tutela ambientale
La tutela dell'ambiente ha lo scopo di prevenire [...] soltanto in funzione della tutela dell'ambiente: esso può riguardare qualunque tipo di risorsa. Se non è garantita la tutela dei una crescita economica ininterrotta è essenziale al benessere dell'uomo (v. Beckerman, 1975). Nonostante tale critica, l ...
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L'Ottocento: biologia. La teoria dell'evoluzione di Darwin
Janet Browne
La teoria dell'evoluzione di Darwin
Il contenuto della teoria dell'evoluzione mediante la selezione naturale è considerevolmente [...] in seguito espunti dai verbali della società.
In qualunque modo si voglia interpretare questo incidente, è chiaro capacità della selezione naturale di spiegare la genesi evolutiva dell'uomo.
Dopo il duplice annuncio del 1858 alla Linnean Society, ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] e i prodotti che ne scaturiscono non possono che essere definiti 'finti'. In qualunque condizione, come in tutte le società - secondo la tesi già utilizzata di Herder -, l'uomo non ha potuto assumere altro compito che quello di 'costruire' l'umanità ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...