Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] di disciplina unitaria dello Stato, e con ciò nega qualunque autonomia alla sfera economica, facendone una branca della filosofica, con criteri morali, derivabili dalla concezione dell’uomo e della società propria dell’economista. Vito cioè sostiene ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] in quelle società che non conobbero il denaro (Policraticus. L’uomo di governo nel pensiero medievale, a cura di L. Bianchi, al valore determinato dall’utilità dei compratori o secondo qualunque vantaggio che ne abbiano i riceventi usandola; se il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] economiche dal fondamento morale allora considerato irrinunciabile in qualunque attività umana. Fu inizialmente la teoria del ‘ ricchezza (§ 2) dipende dalla capacità di accostare l’uomo all’uomo. Di qui l’importanza del commercio e la critica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] da Cavalieri come «autore assolutamente impermeabile a qualunque sentimento di solidarietà sociale» (p. 4). economica della società» consiste nell’integrare
la deficiente opera dell’uomo, perché la legge del minimo mezzo si attui nella produzione, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] , è finalizzata all’individuazione delle regolarità, dell’uomo medio, escludendo quella che oggi chiameremmo eterogeneità. al minimo i tentativi di interpretazione della realtà ed eliminando qualunque forma di legame con l’azione politica.
Qual che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] dell’economia non dovesse riguardare le azioni dell’individuo, dell’uomo economico, ma la comunità nel suo insieme, più che scaturiva l’immutabilità della distribuzione del reddito sotto qualunque regime sociale, perché costantemente a favore della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giammaria Ortes
Alighiero Erba
Studioso esperto in più campi dello scibile, Giammaria Ortes fu interessato alla distribuzione delle risorse e agli effetti sociali della concentrazione delle ricchezze. [...] quanto una malvagia di una malvagia, ma senza una ragione qualunque che pur vel conduca nessun certamente moverà ad azione veruna le motivazioni e le aspirazioni rilevabili all’interno dell’uomo operino nel realizzare la società, le sue strutture, i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] sostituto da veri e propri doni (Corsani 1993, pp. 89-113). L’uomo d’affari è in grado di prendersi cura di sé, ma sarebbe un la riscossione di un interesse da parte di chiunque, in qualunque circostanza (Noonan Jr 1957, pp. 349-51). Bernardino dedica ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] PSDI. Non era poi difficile, dato il carattere dell'uomo, indovinare fin dall'inizio che avrebbe tenuto il partito in il PLI superasse il limite per lui insuperabile: l'opposizione a qualunque patto di governo, di qualsiasi genere, col PCI. Si arrivò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] di aggregare in modo coerente le preferenze individuali, qualunque esse siano, in un quadro informativo da cui siano sì invece sanamente liberali, in quanto concorrevano all’elevazione dell’uomo (cit. in L. Einaudi, Il buongoverno. Saggi di economia ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...