Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] mentre Guicciardini si muove in un mondo privo di qualunque luce che possa rischiararlo.
Sono ovviamente solo due , come fa ad esempio Giovanni Pico della Mirandola, sul fatto che l’uomo è ‘progetto’ e non ‘destino’, e che egli è perciò in grado ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] pia illusione. La sua antropologia della Lichtung, in cui l’uomo funge da pastore dell’Essere, una proposta irricevibile e impraticabile. ‘vita’ – nella prospettiva teorica della ‘biopolitica’.
Qualunque sia il giudizio che si voglia dare su questa ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] cosmico nel quale il Logos preesistente si era fatto uomo, e quest’uomo con la morte e la resurrezione aveva salvato l’umanità il fenomeno del moto. La sua ipotesi fondamentale era che qualunque cosa sia in moto deve essere mossa da qualcosa, e ...
Leggi Tutto
Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] rapporti fissi tra loro. Siamo lontanissimi dalla capacità dell'uomo del Pleistocene di osservare il corpo nel suo stato naturale al problema della proporzione. Il suo canone geometrico, qualunque esso sia, è più intuito che concepito con chiarezza ...
Leggi Tutto
Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] della storia, sosteneva infatti che un'anima non entra in qualunque corpo: "ogni corpo ha una sua propria forma e figura dispositivo di verifica e di controllo. Ed è così che l'uomo si configura, a suo turno, come punto di riferimento che dà ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] anzi la divinità stessa nella coscienza umana, restringerla in qualunque maniera è il medesimo che attentare alla maestà di una delle grandi epoche nell’approfondimento da parte dell’uomo occidentale della comprensione del proprio posto nella natura» ...
Leggi Tutto
GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] "sistema di filosofia": ne pubblicò un piano nel 1944 (L'uomo, in Filosofi italiani contemporanei, a cura di M.F. Sciacca, che lo inventi o lo adoperi (o senza una qualsiasi forza, qualunque essa sia, che, se aziona il meccanismo, non può esserne né ...
Leggi Tutto
Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] tutte le società passate erano fondate sul dominio dell’uomo sull’uomo (schiavismo, servitù della gleba, sfruttamento del lavoro salariato culminare in una «gabbia d’acciaio», che uccide qualunque spontaneità e quindi ogni creatività. V. Pareto, a ...
Leggi Tutto
MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] di una volontà divina libera dal condizionamento di qualunque principio intellettuale) e più delle critiche alle Del terzo, Della natura e di alcune principali proprietà dell'uomo come cittadino, è invece da segnalare che, nella polemica che ...
Leggi Tutto
GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] vaglio critico da parte dei sensi e dell'esperienza. Qualunque fosse il significato che G. attribuiva a quest'ultimo sulla regione sublunare (dalla quale è esclusa la parte razionale-volitiva dell'uomo).
Il G. morì a Padova il 13 genn. 1622.
Fonti ...
Leggi Tutto
qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...