Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] 3, 5);
perché non pare agli uomini possedere sicuramente quello che l’uomo ha, se non si acquista di nuovo dell’altro (I, 5, 15);
Perché dalla natura è dato agli uomini pigliare parte in qualunque cosa divisa, e piacergli più questa che quella (III, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] il nostro Parlamento può dire al Capo dello Stato, che, qualunque sia l’evento delle radunanze che si fanno su le rive contrattuale e afferma che esso è «ai cittadini, ciò che è l’uomo ai suoi diversi bisogni e tendenze» (Lezioni di filosofia ad uso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Guicciardini
Matteo Palumbo
L’immagine dell’«uomo del Guicciardini» delineata da Francesco De Sanctis (1869) sembrava riassumere tutti i vizi della «razza italiana»: la simulazione, l’opportunismo, [...] , questo soggetto, innalzato veramente alla condizione di «uomo savio», può scegliere le soluzioni pertinenti al caso che ha dinanzi. L’elogio massimo di questa qualità, che si sottrae a qualunque classificazione tenti di bloccarla in una formula, si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] per Gramsci il problema storico del Risorgimento, come di qualunque altro fenomeno o periodo storico, è il problema fine mai vista nella storia, un tipo nuovo di lavoratore e di uomo» (p. 2165).
Il fatto che gli Stati Uniti rispondano alla legge ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] la convivenza sociopolitica sulla base della comunità. Qualunque sia stata o sia l'importanza di queste de la liberté de l'homme, Paris 1946 (tr. it.: Schiavitù e libertà dell'uomo, Milano 1952).
Bergson, H., Les deux sources de la morale et de la ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] generale, bensì quello degli individui, e le preoccupazioni dell'uomo più scrupoloso non devono andare oltre le persone che : "l'unico oggetto di desiderio è la felicità. Qualunque cosa venga desiderata, in quanto strumento per il raggiungimento di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] proposizionale φ(x) del suo sistema determina una proprietà P che vale per qualunque x proprio quando φ(x) è vera. Questo è ciò che oggi esistenti indipendentemente dalle costruzioni e definizioni dell'uomo.
Nessuna meraviglia, allora, che nella lista ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] un fronte compatto, tutti gli amici della libertà da qualunque parte accorressero"). Permettono poi di precisare l'effettivo completamente l'esigenza di valori, norme, ideali che assilla l'uomo moderno. E di farlo fondendo "in un getto la ragione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] la donna, in quasi tutte le virtù più grandi, non essere all’uomo inferiore (dedicati ad Aurelia d’Este) e poi in un inedito (la messe per la sua anima e desse alle stampe «qualunque manoscritto depositato nella Biblioteca di S. Angelo a Nido ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] legislazione.
Molto sicuro è il respingimento di qualunque infatuazione per i ‘selvaggi’, i cui modi gli rende poveri e piccoli. Vi ha degl’altri, dov’ogn’uomo è riguardato com’uomo, dove ritiene tutti i diritti dell’umanità, e i sovrani sì ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...