Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] 'azione umana sono dovuti al fatto che il mondo costituisce un insieme ordinato e organizzato gerarchicamente nel quale qualunque cosa, incluso l'uomo, occupa il posto specifico che gli è stato assegnato da Dio, creatore dell'universo. Nella visione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] se non perché l’uomo si ama di un amore senza limiti. E conseguentemente desidera di trovare oggetti che gli piacciano, di trovare il buono (intendendo per buono anche il bello, e tutto ciò che affetta gradevolmente qualunque delle nostre facoltà ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] istantanee del 'sistema', così da dedurne lo stato in qualunque altro momento, passato o futuro: il passato e il anticipare in qualche modo il domani, il pensare e l'agire dell'uomo si fanno ancora più incerti. Anche la realtà di tutti i giorni ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] un'idea piuttosto confusa dell'uovo, che definiva come "qualunque principio" che avesse "vita in potenza". Fu proprio a alle esigenze della scienza seicentesca. L'idea invece che l'uomo provenisse da un 'verme' microscopico vagante nel suo sperma, ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] ingratitudine verso Dio li aveva privati di qualunque capacità oggettiva di avere diritti; nello stesso 1492-1616, 1974.
Pagden 1989: Pagden, Anthony A., La caduta dell'uomo naturale. L'indiano d'America e le origini dell'etnologia comparata, Torino, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] , in rapporto al potere politico in generale, prescindendo da qualunque forma di governo? (p. 35).
In primo luogo vi essere soggetta a una ricostruzione analitica, a un’illuminazione che conduca l’uomo dall’ignoto al noto, ma è un’idea che è tutt’uno ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Edward Grant
La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Teologia [...] col parere dei suoi consiglieri teologici. In ogni caso, qualunque possa essere stato a Parigi l'impatto di questa condanna, si dovesse ammettere che lo Spirito Santo potesse accrescersi nell'uomo, cioè se una parte minore o maggiore di esso potesse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] , dalla trasmissione del seme. La vita fisica e psichica dell’uomo è tutta interna alla natura e alla società non solo nel e spirituale significa per Vanini svelarne il carattere arbitrario. Qualunque potere, sia esso divino o terreno, non è che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] ministro della Pubblica istruzione dal 1922 al 1924 («L’uomo giusto al posto giusto», dirà Croce); autore della riforma affermazione in Russia della Rivoluzione bolscevica ‒ un evento che, qualunque sia il giudizio che si voglia dare oggi su di esso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] penale, prendeva in Lombroso i toni di una crociata:
Qualunque volta ci si affaccia un’opera od un problema di suo tempo: pronto a rispondere non solo sull’uomo normale, l’uomo di genio, l’uomo delinquente, la donna del 20° sec., ma anche ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...