Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] :
A titolo introduttivo sono ottimi e di facile accesso E. Castelnuovo, L’artista, in J. Le Goff (a cura di), L’uomo medievale, Roma-Bari, Laterza, 1987, pp. 235-69; G. Curatola, s.v. Artista, in Enciclopedia dell’arte medievale, II, Roma, Istituto ...
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Il sogno, un'esperienza centrale per l'uomo di ogni civiltà, è stato ritenuto di volta in volta una pre-rappresentazione di eventi futuri, un modo per entrare in contatto con la divinità, una mera menzogna [...] o, come l'ha definito Freud nell'Interpretazione dei sogni, «la via regia che porta alla conoscenza dell'inconscio» ...
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«[…] Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive. [...] del funzionamento della società: non ci si può liberare del o dal sistema, ma lo si può controllare e cambiare. L’uomo sociale è il sistema e solo un atteggiamento critico potrà salvarlo dalle proprie degenerazioni.
Per saperne di più:
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Bolaño nacque a Santiago del Cile nel 1953. L’identità sudamericana di questo scrittore è non solo un dato biografico ma pure culturale, riscontrabile innanzitutto nelle sue maggiori e dichiarate influenze [...] ne I detective selvaggi è ascrivibile a una tematica ricorrente della narrativa di Bolaño, ovverosia l’insufficienza sistematica dell’uomo davanti a se stesso, ai propri desideri e alla storia: tutto, per Bolaño, è ricerca incompiuta, anelito che ...
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«Noi, nella misura in cui possiamo dire “io”, siamo la nostra memoria». Queste sono le parole di Umberto Eco per descrivere uno dei misteri più complessi e affascinanti della nostra mente. Un mistero che [...] informazioni significative e l’eliminazione di tutti i fatti banali della nostra quotidianità. Basti pensare che Sherashevsky, un uomo dalla memoria eccezionale e (sembrerebbe) senza limiti che negli anni Venti del Novecento stupiva il suo pubblico ...
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Fëdor Michajlovič Dostoevskij, universalmente noto per i romanzi e le povest’ scritte tra gli anni Sessanta e Ottanta del XIX secolo, fu anche prolifico pubblicista e autore di racconti brevi. Mi occuperò [...] proprio di uno di questi ultimi: Il sogno di un uomo ridicolo, «racconto fantastico» pubblicato nel 1877. ...
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Il 1999 segna un momento di svolta nell’analisi del lavoro artistico di Jackson Pollock: il fisico Richard Taylor applica con due colleghi tecniche di analisi dei frattali ad alcuni quadri dell’artista, [...] estendendosi in geometrie diverse, intersecandosi con le battaglie di Napoleone e lo studio di Dumas.
Edmond Dantes è l’uomo matematico dello scrittore Robert Musil, che pratica «un’ostentazione di audacia della pura ratio; uno dei pochi lussi oggi ...
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L’uomo della teoria microeconomica classica è, per approssimazione, sovrumano. In quanto detentore di perfetta razionalità e perfetta informazione è infatti in grado di fare sempre la scelta giusta. Dinanzi [...] a qualsiasi decisione, la perfetta razionalità permette all’homo oeconomicus di vedere tutte le possibili opzioni, di attribuire un preciso valore a ciascuna e infine scegliere l’alternativ ...
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Il realismo dantesco è una modalità rappresentativa della specificità di personaggi ed episodi all’interno della Commedia, fondata su una concezione unitaria dell’uomo e della realtà.
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] prima indagare il meccanismo che sta alla base della weird fiction. Per spiegarlo, Ligotti ci propone la seguente storiella:
Un uomo si sveglia al buio e cerca gli occhiali sul comodino. Qualcuno gli mette gli occhiali in mano.
La trama ci lascia ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...