[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] Taylor che, in Agency and the Self ed altri lavori, analizza la complessa relazione tra azione e identità. Il processo decisionale, in cui l'uomo sviluppa un percorso fluido nell'ambito di una serie di scelte possibili, è il mezzo attraverso cui l ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] come il simbolo di una sapienza titanica e dionisiaca: è l’uomo che fa violenza alla natura sia con la sapienza che con l leggi naturali –paradossalmente, l’unico modo in cui l’uomo può trionfare sulla natura. Per Péladan questo innalzarsi sopra la ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] (da cui la locuzione latina horror vacui). Inoltre, questa visione mise capo a una lunga tradizione antropocentrica, secondo cui l’uomo era il protagonista primo e ultimo dell’universo (un ideale ancora presente in larga parte nell’Umanesimo e nel ...
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Le emozioni sono intrinsecamente parte della natura dell’uomo e, in quanto tali, inevitabilmente, hanno un'influenza significativa – ma spesso trascurata – sui processi legislativi (internazionali), ovvero [...] su operazioni squisitamente umane ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] al di là dei confini di quel frammento di vita che è l’uomo. Imprescindibile punto di partenza per il maturare di una fede viva e mondo e di quel fine ultimo verso cui la vita dell’uomo è volta teleologicamente a tendere.Per saperne di più:GIOVANNI ...
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Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore con un vivo rapporto di fede? È possibile un dialogo con un Dio imperturbabile davanti alla sofferenza del frutto stesso del suo amore? ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] sacra, il Tanàkh è un testo forgiato dall’uomo con redazione complessa ed è pervaso delle criticità proprie sapere del presente. È un classico in quanto opera che parla all’uomo di sé, senza cessare mai di raccontare e svelare, invitando alla ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] che risultano pari al numero degli uomini, o addirittura li superano, dato che nei palchi la scrittrice vede coppie formate da un uomo e una donna o due donne insieme. Tale preminenza è confermata da altre fonti, come dal Diario del Teatro Ducale di ...
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Occorre, in ultima istanza, analizzare la tematica che riguarda l’interdizione del parterre per le spettatrici che non volessero essere considerate donne di facili costumi. Il parterre, come già sottolineato, [...] di aver incontrato Madame de Beaumer, nuova redattrice del Journal des Dames, che andava a teatro travestita da uomo per poter recensire lo spettacolo osservandolo dal parterre, vantaggioso perché economico.
Si tratta di stratagemmi che non hanno ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] al contesto in cui tali significati si generano. Geertz, citando uno dei padri della sociologia Max Weber, afferma che «l’uomo è un animale sospeso fra ragnatele di significati che egli stesso ha tessuto». La cultura è proprio l’insieme di queste ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...