Uomo politico svizzero (Dresda 1848 - Berna 1919). Magistrato, capeggiò a Berna il movimento radicale e liberale che nel 1887 rovesciò il governo conservatore; membro del Consiglio federale nel 1895, resse [...] il dipartimento della Giustizia nel triennio 1895-97 e poi quello militare dal 1897 al 1911, per tornare alla Giustizia dal 1911 fino alla morte. Fu presidente della Confederazione nel 1899, 1907 e 1913. ...
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Uomo politico e giurista (Cremona 1851 - Roma 1924). Autorevole esponente radicale, deputato (1882-90; 1893-1919), fu tra i più convinti sostenitori dello stabile inserimento del suo partito tra le forze [...] di governo. Ministro di Grazia e Giustizia (1906) e dei Lavori pubblici (1910-14), ostile all'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale, S. accettò comunque di far parte dei governi Boselli e ...
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Uomo politico (Torino 1804 - ivi 1852). Avvocato, collaborò agli Annali di giurisprudenza (1838-44), scrisse di bonifiche nell'Antologia italiana di F. Predari (1846) e diresse il Carroccio, organo del [...] Comizio agrario (1847). Amico di Gioberti, che difese sulla Concordia contro padre C. M. Curci (1848), deputato al Parlamento subalpino, fu ministro dell'Interno nel gabinetto presieduto da C. Alfieri ...
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Uomo politico russo (Mosca 1827 - Pietroburgo 1907), prof. di diritto civile nell'univ. di Mosca (1859), membro del Consiglio dell'Impero (1872), procuratore superiore del S. Sinodo (1880). Ascoltato consigliere [...] degli zar Alessandro III e Nicola II, seguì sempre un indirizzo conservatore e reazionario. Fautore di un governo paternalistico e autocratico, P. ispirò la politica di russificazione nei paesi baltici, ...
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Uomo politico e giurista ungherese (Verböc 1458 circa - Buda 1542); dopo essersi formato in Italia, occupò elevate cariche nella magistratura, ricevendo (1514) da Ladislao II di Boemia e Ungheria l'incarico [...] di redigere il codice del diritto consuetudinario noto come Tripartitum; diresse varie missioni diplomatiche per sollecitare aiuti contro i Turchi. Conte palatino di Ungheria (1525), dopo la sconfitta ...
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Uomo politico e giurista greco (Corfù 1872 - Cannes 1942); insegnò diritto internazionale in Francia (1898-1914); fu segretario generale del ministero degli Esteri (dal 1914), ministro degli Esteri (1917-20), [...] delegato della Grecia alla conferenza della pace, poi ambasciatore a Parigi (1924-25); rappresentò la Grecia alla Società delle Nazioni (1920, 1923, 1924). Con A.-G. de Lapradelle è autore del Recueil ...
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Uomo politico e giurista italiano (Palermo 1851 - Roma 1916); mazziniano, combatté con Garibaldi a Monterotondo (1867) e fu amico devoto di Crispi. Deputato dal 1882 alla morte, fu ministro delle Poste [...] (1892-93) e della Giustizia (1898-99; 1905-06; 1911-14), e quattro volte vicepresidente della Camera (1895-97 e dal 1905 alla morte). Come guardasigilli promosse, tra l'altro, il Codice di procedura penale ...
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Uomo politico (Genova 1807 - ivi 1888); avvocato, difensore di militari implicati nei processi del 1833, dovette emigrare per due anni in Sicilia. Deputato nelle file democratiche dal 1848 al 1851 e dal [...] 1853 al 1861, dal 1870 senatore, fu nel 1850 tra i fondatori del giornale Il Progresso e dal 1865 professore di diritto civile alla università di Genova, della quale fu anche rettore dal 1870 ...
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Uomo politico e giureconsulto romano (m. 243 a. C.). Console nel 280, difese Eraclea contro Pirro dopo la sconfitta che il collega P. Valerio Levino vi aveva subito. Pontefice massimo nel 254 circa, il [...] primo di stirpe plebea, diede pubblicità e accessibilità, con i suoi responsi a libere consultazioni, alla giurisprudenza romana, compiendone la liberazione dal monopolio pontificale iniziata da Appio ...
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Uomo politico e giureconsulto (Ravenna 1487 - San Severo, Foggia, 1547); figlio dell'umanista Niccolò (1446-1523), ebbe importanti uffici amministrativi e diplomatici e pubblicò una quarantina d'opere [...] giuridiche, approfondendo soprattutto il diritto militare e il finanziario. Tra le opere: De gabellis et publicanis et de eorum commissis et collectis atque muneribus et oneribus (1547); Consilia et tractatus ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...