Uomo di stato e patriota, nato a Savona l'8 giugno 1838. Studiò prima nella città natale, frequentando la scuola di rettorica degli scolopî, e poi a Torino, ove si iscrisse alla facoltà di legge, laureandosi [...] il 23 giugno 1860. Dopo di aver esercitato l'avvocatura per tre anni, fu assunto (1863) all'ufficio di referendario al Consiglio di stato, iniziando così la sua rapidissima carriera nella pubblica amministrazione. ...
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ROMANO, Liborio
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Patù, in provincia di Lecce, nel 1798, morto ivi il 17 luglio 1867. Apparteneva a famiglia alla quale - come ebbe a scrivere nelle sue Memorie politiche [...] - "non erano estranee le tradizioni liberali, le persecuzioni e le mascherate confische della tirannia borbonica". Andato giovanissimo a Napoli, studiò giurisprudenza sotto la guida del Parrilli, rettore ...
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GARDINER, Stephen
Ecclesiastico e uomo politico inglese, nato a Bury St. Edmunds verso il 1491. Dottore in diritto civile nel 1520 e in diritto canonico nel 1521, rettore dal 1525 di Trinity Hall, a [...] Cambridge, ebbe la fortuna di diventar segretario dell'onnipotente card. Wolsey, nel 1525: e così si aprì per lui la via agli alti incarichi. G. era non solo un eccellente canonista, ma un diplomatico ...
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Villa, Tommaso
Uomo politico e avvocato (Canale d’Alba, Cuneo, 1832 - Torino 1915). Laureatosi in giurisprudenza, fece pratica presso lo studio di Angelo Brofferio, di cui diventò genero, e contemporaneamente [...] collaborò a molti giornali di opposizione. Schieratosi contro la Convenzione di settembre, nel 1865 fu eletto deputato e sedette nei banchi della Sinistra. Nel 1866 si batté per la revoca della proscrizione ...
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Zanardelli, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Brescia 1826 - Maderno, Brescia, 1903). Studente di giurisprudenza a Pavia, partecipò ai moti del 1848 e l’anno successivo prese parte alle Dieci giornate [...] di Brescia. Costretto all’esilio, riparò in Toscana dove si laureò e iniziò a collaborare con alcuni giornali, specialmente la «Costituente». Tornato in patria dopo l’amnistia del 1851, riprese l’attività ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] lega la sua fortuna scientifica all’importante Commentario del Codice civile italiano (1871-81). A lungo assimilato a un modello di giurista esemplato sul prototipo francese della ecole de l’exégèse, Borsari ...
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Marco Pacini
Abstract
Per quanto la CEDU non contenga una specifica disciplina dell’attività amministrativa, la C. eur. dir. uomo ha sviluppato in via giurisprudenziale un complesso di regole e principi [...] principio di pubblicità del processo, in quanto i ricorrenti non erano stati personalmente sentiti in un’udienza pubblica (C. eur. dir. uomo, 7.7.2014, Grande Stevens c. Italia).
La sentenza Grande Stevens ha avuto larga eco in Italia e ha condotto a ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] gruppi. All’altra forma di m. tra cugini incrociati (un uomo sposa la figlia del fratello della madre) si associa uno scambio canonico
Il m. canonico è inteso come patto con cui l’uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] un’esistenza umbratile, in cui manca il rapporto con Dio. L’uomo, o almeno il suo corpo, fatto di polvere, finisce in polvere con la risurrezione) e la fine dello stato di prova per l’uomo, cui segue il giudizio individuale e la vita eterna in stato ...
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civile
Amedeo Quondam
. Attinente all'uomo in quanto civis, cittadino e uomo politico in accezione aristotelica (Cv IV XXVII 3 sì come Aristotile dice, l'uomo è animale civile, per che a lui si richiede [...] non pur a sé ma altrui essere utile; cfr. Aristotele Pol. I 2, 1253a 3); quindi, in modo preminente, le cure dell'amministrazione familiare e pubblica: in Pd XI 7 il civil negozio è infatti, come spiega ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...