Scoppiare con valore transitivo (“io scoppio una cosa”, cioè 'io faccio scoppiare una cosa') è attestato nella letteratura antica (elli ha poste l’uova, acciò che elleno naschino, e non hanno se non a [...] scoppiare el guscio, San Bernardino da Siena, Pr ...
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Carlo CaverniFreschino (freschìn in dialetto: si veda il dizionario del Boerio, edizione del 1856) è una di quelle voci di italiano regionale veneto (diffusa anche in area giuliana, trentina e lombarda orientale) che mette in crisi i parlanti locali ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...
ovaio
ovàio agg. e s. m. [der. di uovo], non com. – 1. Come agg., solo nelle locuz.: gallina o., che fa uova, che fa molte uova (più com. ovaiola); gennaio o., perché in questo mese le galline fanno più uova che negli altri mesi. 2. s. m....
In embriologia, le uova dei Celenterati, degli Echinodermi, dell’anfiosso e dei Mammiferi placentati, in cui il poco vitello presente è distribuito uniformemente nell’ooplasma (dette anche alecitiche o omolecitiche).