Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] scevri di conflittualità tra c.-madri e nuovi centri. Tale modello urbano nato con le c. dell’età classica si mantenne a lungo in , nelle rispettive regioni, s’impiantò lo Stato moderno e vi fece valere le sue esigenze di unità e di accentramento ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] Gregorio XI nel 1378 e l'elezione di un papa italiano, il cardinale napoletano Bartolomeo Prignano che prese il nome di UrbanoVI, un gruppo di cardinali francesi si riunì a Fondi ed elesse un altro papa nella persona del cardinale Robert de Genève ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] fiume e il Tago, a causa della natura pastorale dell'economia, assunse un carattere essenzialmente urbano; vi sorsero abitati fortificati dall'originale tipologia, poiché il pericolo musulmano non sembrava definitivamente debellato. Essi generalmente ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] furono attribuite a Verrocchio stesso o a Lorenzo di Credi. Ma vi si avverte la prima applicazione dello "sfumato" che disperde la linea principe fu da lui considerato in rapporto all'organismo urbano (studî per il castello e il borgo di Romorantin ...
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Superficie piana, generalmente orizzontale, ma anche verticale o variamente inclinata.
Disegno, rappresentazione grafica di opere naturali o artificiali, di un luogo, di un terreno, o di un complesso di [...] dai tempi secondo i quali è conformato e utilizzato lo spazio urbano. Un p., in cui ogni scelta sia stata predeterminata all’ organizzazione per le decisioni in esame.
Considerando le finalità, vi sono una molteplicità di tipi di p. generali o per ...
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Antropologia
Sepoltura per e. Complesso di usanze funerarie (dette anche e. in assoluto), consistenti nella semplice deposizione della salma sul terreno (abbandono), oppure nella deposizione o lancio in [...] palazzo per e.) a quelli a più padiglioni, diffusi nella zona urbana o riuniti a loro volta in un complesso. Sono caratteristiche del corso di un periodo di 15 anni e, in ogni caso, vi deve essere un intervallo di 10 anni fra due e. internazionali di ...
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Stato dell’Europa occidentale, uno dei più piccoli del continente; confina a N e a O con il Belgio, a E con la Germania, a S con la Francia.
Nel territorio dello Stato si distinguono due diverse regioni [...] alcuni una propaggine settentrionale del bacino di Parigi, vi è compresa la regione mineraria, fondamentale per l Tuttavia, a parte la capitale, non si è sviluppato alcun centro urbano di notevoli dimensioni; la seconda città del paese è Esch-sur- ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] le prime ricerche condotte in chiave di lettura iconologica della ''figura urbana'' da parte di E. Guidoni e altri: l'idea alla Cinquecento. -I temi attinenti al rapporto con l'antico vi sono ricercati in connessione con i risultati acquisiti per ...
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URBANISTICA (XXXIV, p. 768)
Luigi Piccinato
L'intensificazione, il rafforzamento ed il continuo allargarsi dei rapporti di interdipendenza tra tutte le sfere dell'attività conseguenti alla prima rivoluzione [...] significa affatto che si possano espropriare aree per edilizia. Non vi è una legge speciale per l'espropriazione e per la , ossia come un'intuizione che scaturisce dal mondo nel quale l'urbanista opera o del quale egli è figlio. L'aderenza del piano ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
escapismo s. m. Fuga, evasione dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), messa in atto cercando rifugio nell’immaginazione o nel divertimento. ♦ Il regista James Orr, per la ditta Walt Disney, ha preteso, tre anni fa di raccontarne...