Architetto italiano (Roma 1929 - ivi 2011). Attivo negli anni Sessanta in vari campi dell'architettura e dell'urbanistica, ha fondato lo STASS, gruppo di progettazione sperimentale impegnato su una ricerca [...] urbano e sistemazioni museali a Pistoia, Acerenza, Matera, Ferrandina, Deruta. Ha pubblicato: L'architettura del dopoguerra in USA (1966); Louis H. Sullivan epigono di un'ideologia (1970); Daniel H. Burnham e il movimento della City Beautiful ...
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Insieme di elementi, motivi, apparati ornamentali apposti alla struttura vera e propria dell’opera d’arte o di architettura. Può essere costituita da elementi seriali, ritmici, ricorrenti, tradizionalmente [...] in unione, complemento o alternanza con altre forme artistiche (scene dipinte, rilievi ecc.). Il termine d. si usa anche per definire l’insieme degli apparati decorativi (stucchi, dipinti, dorature, incrostazioni) relativi all’arredo degli interni ...
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Architetto svizzero (Wangen in der Aare, Berna, 1903 - Zurigo 1998). Fu allievo di K. Moser a Zurigo dove, dopo aver lavorato con Le Corbusier e in Svezia, aprì un proprio studio professionale (1932). [...] residenze Doldertal a Zurigo (1935-36, con M. Breuer), numerose case e soprattutto complessi scolastici a Wangen e a Zurigo, negli USA (Berkeley, 1950-52), a Skopje (1965-69), nel Kuwait (1966-80). Tra i suoi scritti: Die neue Architektur (1939), Das ...
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Storico dell'arte tedesco (Königsberg 1893 - Napoli 1959). Studiò a Königsberg e a Berlino con A. Goldschmidt. Influenzato dal pensiero di A. Riegl, in proficuo contatto con personalità quali quelle di [...] creata in collaborazione con El Lissitzkij nel 1925 (distrutta). Dimessosi a causa del nazismo nel 1936, D. emigrò negli USA dove insegnò storia dell'arte ed estetica al Bennington College. Tra le sue pubblicazioni: Romanische Baukunst in Sachsen und ...
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Architetto italiano (Roma 1849 - ivi 1910). Protagonista tra i più produttivi dello sviluppo edilizio a Roma dopo l'unità d'Italia, si ispirò ai modelli rinascimentali romani e toscani. Esaltando il carattere [...] dell'Esedra (1888-97), il palazzo Calabresi in via XX Settembre, il palazzo Piombino (poi Margherita e ora ambasciata degli USA), l'albergo Majestic, il palazzo Balestra e il palazzo Frontini in via Veneto. K., inoltre, fece parte della commissione ...
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Pittore e scenografo (Pietroburgo 1884 - New York 1946). Si formò nell'ambito delle tendenze impressioniste, post-impressioniste e simboliste dell'arte russa dell'inizio del sec. 20º. Espose sue opere [...] a Tbilisi, dove continuò a dipingere e decorare caffè e cabaret artistici. Nel 1920 emigrò a Parigi e nel 1923 negli USA, dove realizzò molte scenografie per il Metropolitan opera house, soprattutto per i balletti di I. Stravinskij. Lavorò anche come ...
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Pittore statunitense (Long Island 1880 - New York 1937). Studiò alle scuole d'arte di Richmond e di New York. Nel 1904 si trasferì a Parigi, dove, fra il 1907 e il 1910, lavorò nello studio di Matisse. [...] cui masse, dai colori fortemente contrastanti, si stagliano contro sfondi scuri). Della sua opera rimangono oggi solo una quindicina di tele, poiché tutto il resto è stato distrutto dall'autore nel 1932. Nel 1936 tornò negli USA, dove morì suicida. ...
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OTTO, Frei
Claudio Baldoni
Architetto e strutturista tedesco, nato a Siegmar (Sassonia) il 31 maggio 1925. Nipote di scultori, O. ha mostrato un precoce interesse per il modellismo e le costruzioni, [...] Dopo la guerra, O. studiò presso la Technische Universität di Berlino; nel 1959-61 ebbe modo d'incontrare negli USA Saarinen, nonché Nowicki e Severud, che stavano lavorando alla grande copertura sospesa dello stadio di Raleigh. Fondatore e direttore ...
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SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] l'aspetto di un tavolato piano, di una superficie a cassettoni o di una carena di nave rovesciata.Nel linguaggio comune si usa talora il vocabolo s. anche per indicare le facce interne delle falde del tetto (v.): sebbene la letteratura abbia talora ...
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Pittore e decoratore (New York 1848 - ivi 1933), figlio di Charles Lewis (n. 1812 - m. 1902), celebre orefice e gioielliere, studiò pittura con G. Inness a New York quindi visitò l'Europa (1870-78) soggiornando [...] cappella T. nella cattedrale di St. John the Divine a New York). Tra i più significativi esponenti dell'art nouveau negli USA, divenne celebre soprattutto nella produzione di vetri (nel 1885 aprì a Brooklyn la sua prima vetreria, la T. Glass Co.) che ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...