BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] avanti la Trinità (Roma, S. Carlino alle Quattro Fontane), citato la prima volta dal Baglione, il B., che qui usa un colore particolarmente brillante, conferisce intensità drammatica all'immagine del santo, ritratto con fedeltà; il suo amore per l ...
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NATURA MORTA
F. Eckstein
Questo termine fu usato, per un particolare genere di dipinti della pittura parietale romana, per primo da W. Helbig, che lo scelse a causa della grande affinità che questi [...] prospettiche dove vivono ancor sempre, anche se molto limitatamente, di vita propria. L'ultima fase del 4° stile usa nature morte ormai di formato assai piccolo e che si esauriscono anche nel repertorio degli oggetti raffigurati, sistemate entro i ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] al massimo come lo spazio del presbiterio nelle chiese a croce latina di S. Giuseppe dei Ruffo o di S. Severo. Usa colonne libere (S. Maria dell'Aiuto), o semialveolate nella muratura (S. Severo alla Sanità), anteposte ai piloni impiegati a sostegno ...
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Vedi PERENNIUS, Marcus dell'anno: 1965 - 1996
PERENNIUS, Marcus
A. Stenico
Fabbricante di vasi aretini.
La fabbrica che per tutta la sua lunga attività conservò sempre ed indicò in marca il nome di [...] può dire con certezza se è esatto collocare i prodotti di M. Perennius Crescens prima di quelli di M. Perennius Saturn..., come si usa fare.
Con questi nomi ha termine la produzione dell'officina di M. P. e con essa è finita anche la produzione della ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] su di un carro tirato da due cavalli; gli i. della fine del VI sec. hanno già forme più semplici e regolari. Si usa raccogliere gli esemplari greci e romani in sei tipi, fondamentalmente simili: la ciotola, munita di un coperchio a cono, traforato, è ...
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gotica, arte
Flaminia Giorgi Rossi
L'ultimo grande stile europeo dell'arte medievale
Il luogo di nascita e di diffusione del gotico è la Francia settentrionale. Il termine gotico venne usato originariamente [...] anche a loro si deve l'assimilazione e la diffusione del nuovo linguaggio.
Arti minori, ma non tanto
Si usa chiamare arti minori i manufatti ‒ come miniature, smalti, tessuti, vetrate, avori intagliati, metalli lavorati e oreficeria ‒ che all'epoca ...
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DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] policromi, presentano un'analoga immagine di D., ma con motivi assolutamente nuovi e diversi: in essi il dio usa una pantera per cavalcatura.
Nel tardo ellenismo compaiono singole rappresentazioni del D. barbato. Sono celebri i rilievi della ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] campagne, nelle villae: è l'inizio della decadenza della caelatura; infatti la parola c., si fa rara negli autori; la usa per ultimo Porfirione (III sec. d. C.); non esiste nel Corpus Iuris, non si legge nelle iscrizioni sicuramente posteriori al ...
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CIBURRI, Simeone
Vittorio Casale
Pittore perugino attivo nella prima metà del Seicento. Morì nel 1624; fu seppellito il 4 gennaio di quell'anno nella chiesa della Confraternita di S. Maria dei Laici [...] dei Bandiera, generalmente impettito nelle sue composizioni, che mostrano personaggi mameristicamente allungati in paludamenti fastosi, il C. usa schemi più semplici, di una naïveté spesso piena di carattere, per i suoi personaggi meno snelli, anzi ...
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IRIDE
G. Gualandi
(῏Ιρις, Iris). − Messaggera degli dèi e personificazione dell'arcobaleno, che secondo Esiodo (Theog., vv. 265, 780) era figlia di Taumante e dell'oceanina Elettra. La dea, dal nome [...] : C. Blümel, Der Fries des Tempels der Athena Nike, Berlino 1923, tav. i, n. 22. Lèkythos a figure nere di Baltimora: C.V.A., USA, iv, Coll. Robinson, i, tav. xxxviii, 7; C. H. E. Haspels, op. cit., p. 235, n. 67. Skýphos a figure rosse di Tubinga (E ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...