La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] di cui tanto si preoccupavano gli uomini di chiesa: il primo a credere è il peccatore, si chiami pure Don Giovanni. Ne uscì un nuovo genere di commedia in cui l'emozione comica cede per lo più a quella fantastica in onta alla mediocrità (in senso ...
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Strumento che serve ad orientare, eppero di particolare imponanza nella navigazione, anche aerea. Si fonda sulla proprietà che ha l'ago magnetico di rivolgersi verso il nord, ma esistono anche bussole [...] .
Per la bussola da geologo, v. geologia.
Architettura.
In architettura il termine bussola indica l'infisso che funziona da uscio delle porte interne degli appartamenti, talora ad uno, talaltra a due battenti. Nello schema costruttivo che è dato da ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] è composta di grossi conci squadrati, che compongono tre grandi archi su pilastri racchiudenti ciascuno una porta che ha anche l'uscio di pietra (cfr. la pietra del sepolcro ricordata a proposito di Lazzaro e di Gesù). All'interno si svolgono ampie ...
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Espressioni d'arte: i principali monumenti architettonici
Giovanni Lorenzoni
Le principali fondazioni dei Parteciaci
Con l'elezione a duca di Agnello Parteciaco si ha il trasferimento definitivo della [...] , da poco tempo ripubblicato; infatti trattando della cappella di S. Isidoro così egli si esprimeva: "La cappella aveva un tempo un uscio che dava all'esterno sotto l'androne e che fu chiuso nel 1430 quando l'androne fu ridotto a sacello dedicato ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] ] ~ pala [ˈpala] ~ paglia [ˈpaʎːa];
scafo [ˈskafo] ~ scavo [ˈskavo];
uso (il fatto di usare) [ˈuso] ~ uso (abituato, avvezzo) [ˈuzo] ~ uscio [ˈuʃːo]
Il fonema /z/ ha una distribuzione limitata. Si oppone a /s/ solo intervocalicamente, per lo più all ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] ; XIV 105 in quella croce lampeggiava Cristo, / sì ch'io non so trovare essempro degno; XXIII 45 la mente mia... di sé stessa uscìo, / e che si fesse rimembrar non sape. E si veda anche Pg XXXI 99 ‛ Asperges me' sì dolcemente udissi, / che nol so ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] es., si diceva:
In quasi nessuna abitazione esiste il gabinetto. In alcune al posto del gabinetto c’è un foro sull’uscio di casa chiamato ‘buttatoio’ che comunica direttamente con un canale di scolo scavato ai margini della strada. […] Liuzza è una ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna così corta, che bastò quel movimento di chiudere l’uscio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle gambe [...]; una sola ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] , che erano sempre molto piccole, si sarebbero riempite troppo di fumo e di polvere. Anche le donne preferivano stare davanti all'uscio a filare; ogni giorno andavano in piazza, dove c'era il pozzo, per prendere l'acqua. Mentre aspettavano il turno ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] terzina, col suo forte suggello, sta chiusa in sé, quasi un momento di questo tono solenne (vicino a' monti de' guai prima uscìo; e, sì cangiando, in su la mia pervenne; d'entro le leggi trassi il troppo e 'l vano). E quando Giustiniano incomincia ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.